Formazione aziendale: obiettivi, come farla e a chi è rivolta

Formazione aziendale

Nei contesti aziendali strutturati secondo principi moderni e al passo con le esigenze di operatori e clienti, la formazione dei dipendenti e collaboratori che prestano la loro opera all’interno dell’impresa riveste un ruolo di fondamentale importanza. La concorrenza sempre più agguerrita, soprattutto in determinati settori, spinge le imprese a perseguire obiettivi sempre più performanti, che si ottengono molto spesso attraverso la pianificazione e la cura della formazione dei dipendenti. I risultati dell’attività formativa, considerata ormai come processo necessario e continuo, favorisce la crescita individuale e collettiva, consentendo alle imprese di nuova generazione di incrementare la loro competitività e di rispondere in modo efficace alle molteplici sfide del segmento di mercato in cui svolgono la propria attività.

Obiettivi della formazione aziendale

La progressiva ed esponenziale globalizzazione del mercato del lavoro determina nuove necessità all’interno dell’organizzazione aziendale, prime fra tutti la predisposizione di un efficace team building e la promozione della formazione dei dipendenti. Il concetto di formazione di impresa ruota intorno all’aumento e alla valorizzazione delle competenze del singolo, con l’obiettivo di creare una sinergia con le altre risorse dell’organigramma aziendale, e determinare uno sviluppo del business di impresa. In particolare, l’utilità della formazione nei contesti aziendali si concretizza nei seguenti elementi:
  • miglioramento della fiducia dei collaboratori nelle proprie risorse e capacità;
  • sviluppo delle competenze, singole e di gruppo;
  • miglioramento delle performance e aumento della produttività;
  • incremento dello spirito di corpo e dell’affiliazione dei dipendenti nei confronti dell’azienda. E questo punto è indiscutibilmente utile alle imprese che hanno il problema di una gestione autoritaria dell’impresa.
Inoltre, un’impresa che impronta parte delle proprie energie alla formazione continua consente lo sviluppo delle cosiddette soft skills, ossia quelle abilità traversali che comprendono flessibilità, capacità di operare a più livelli aziendali e interagire in modo efficace con superiori, altri collaboratori, clienti e fornitori. Approfondisci anche: Un aspetto fondamentale della formazione aziendale è che questa riguarda l’intero organigramma d’impresa, dagli organi direttivi e decisionali a quelli operativi, in un’ottica di miglioramento costante delle proprie conoscenze, non solamente dal punto di vista tecnico, ma anche relazionale e di adattamento alle nuove realtà. Molto spesso, il successo o l’insuccesso di un’impresa corre sul filo del livello di formazione di amministratori e collaboratori, che sono gli attori principali di un processo di crescita interna ed esterna e composto da motivazione, flessibilità e capacità di lavorare in team.

Corsi di formazione aziendale

All’interno dell’impresa, l’attività di formazione può essere svolta da operatori esterni, oppure da professionisti compresi nell’organigramma (formazione aziendale interna); esistono anche forme ibride di formazione aziendale, in base agli argomenti richiesti. Un’azienda metalmeccanica può organizzare formazione interna, avvalendosi di personale specializzato che illustri a un gruppo di operatori il funzionamento di macchine a controllo numerico e, allo stesso tempo, avvalersi di collaboratori esterni per quanto riguarda corsi e aggiornamenti in materia di IT security e approccio efficace nella risoluzione dei conflitti all’interno dei gruppi di lavoro. Da questo esempio, si evince che l’organizzazione e la pianificazione rivestono un ruolo di primo piano nel processo di formazione aziendale. In particolare, il training dovrebbe essere predisposto seguendo una serie di step ben definiti, che sono:
  • analisi del bisogno organizzativo: questa attività riguarda l’analisi delle esigenze formative specifiche di una determinata realtà aziendale; (leggi anche POB)
  • bisogno professionale: tale elemento varia in funzione della posizione ricoperta nell’organigramma;
  • esigenze individuali: riguardano i bisogni formativi dei singoli collaboratori, considerati sia in funzione della loro posizione aziendale che della propria unicità.
Approfondisci: L’analisi dei bisogni formativi aziendali consente a chi si occupa dell’attività formativa di delineare gli obiettivi da raggiungere; i passi successivi a quello dell’analisi si concretizzano in:
  • progettazione dei percorsi di formazione, unitamente alla definizione dei mezzi necessari e disponibili a raggiungere gli obiettivi;
  • svolgimento delle attività formative nei locali aziendali, se disponibili, oppure in spazi esterni, che devono essere conformi alle normative sulla sicurezza e consentire lo svolgimento ottimale delle attività organizzate;
  • determinazione e analisi dei risultati ottenuti e dell’efficacia dei corsi di formazione.
Per quanto riguarda gli obiettivi della formazione di impresa, questi devono essere improntati alla filosofia cosiddetta SMART, acronimo di Specific, Misurable, Achievable, Relevant e Time-Based. Approfondisci: Obiettivi smart La sigla è stata coniata dall’economista Peter Drucker il quale, nel suo saggio intitolato “Le sfide del management nel XXI secolo”, delinea i principi che gli obiettivi formativi devono rispettare. Prima di tutto, questi devono essere specifici, orientati cioè a particolari obiettivi rilevabili nella realtà aziendale; inoltre, gli obiettivi dovranno essere misurabili, ossia quantificabili; raggiungibili, di importanza reale per l’azienda e temporizzati, per essere collocati in un utile spazio temporale, perché il tempo è un’unità di misura indispensabile per valutare l’efficienza di una prestazione.

Formazione aziendale: a chi è rivolta

Tutte le risorse aziendali sono coinvolte nel processo di formazione continua all’interno dell’impresa; uno degli scopi di tale attività è quello di individuare una o più soluzioni a sfide e problematiche correnti e straordinarie. Proprio per questo motivo, il training non deve essere ritenuto marginale, ma si inserisce a pieno titolo nei processi dell’azienda, che ne trae una serie di vantaggi, tra cui:
  • incremento della soddisfazione e delle competenze dei collaboratori;
  • sviluppo dell’attitudine al problem solving;
  • sostiene e sviluppa lo spirito del gruppo di lavoro e ne migliora le abilità comunicative;
  • aiuta ad affrontare in modo produttivo ed efficace i cambiamenti e a risolvere i conflitti interni ed esterni.
Il circolo virtuoso determinato dalla formazione aziendale, considerata a 360 gradi, favorisce la creatività e contribuisce a definire obiettivi realistici e a individuare i mezzi per ottenerli, con un incremento della competitività aziendale nel proprio settore e una crescita armonica e costante.

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