Analista aziendale chi è e cosa fa

La valutazione delle potenzialità effettive ed ipotetiche della propria attività lavorativa può essere molto utile per eliminare i punti di criticità. Una strategia di marketing efficiente si basa sull’analisi dei dati oggettivi di utenza e costi, indirizzando un’ottimizzazione delle risorse in base alle proprie necessità.

In questo contesto si posiziona come figura lavorativa indispensabile l’analista aziendale, professionista di cui approfondiremo ruolo e capacità nelle prossime righe.

Analista aziendale

Quando si utilizza il termine business analyst, italianizzato come analista aziendale, si identifica una figura professionale che ha il compito di esaminare un’organizzazione, sia questa ipotetica oppure reale, documentandone i processi e le attività fornendo una valutazione oggettiva del modello di business oppure del livello di integrazione tecnologica interna.

Questa figura professionale supporta le aziende che ne richiedono i servizi nel miglioramento dei processi, dei flussi e dei software utilizzando l’analisi dei dati. Usualmente si associa al business analyst anche la figura dell‘analista dei sistemi, quest’ultima specializzata nell’analisi aziendale e nell’implementazione di applicazioni software all’interno del contesto lavorativo di riferimento.

Tipologie di analisi che svolge

Un analista aziendale può avere competenze principalmente in quattro aree di analisi aziendale: business development, modello business, progettazione e analisi dei sistemi.

Business development: quando si usufruisce delle competenze di un analista aziendale specializzato nel business development, ci si affida a una persona capace di identificare in modo mirato le esigenze e le potenziali opportunità di business dell’azienda. Nel caso in cui ci fossero delle criticità strategiche su cui intervenire, il business analyst indicherà le soluzioni migliori per ottenere il risultato più adatto alle necessità dell’azienda. Le modalità di intervento possono riguardare il miglioramento tecnologico oppure l’implementazione di un piano più esteso delle esigenze di clientela e committente.

Modello business: l’intervento di un analista aziendale, nel contesto di analisi del modello di business, è particolarmente utile per identificare le procedure e tutti gli approcci dell’organizzazione sul mercato. Non sempre si hanno le competenze per pianificare una strategia di marketing che si adatti al mercato di riferimento, ma un professionista specializzato potrà determinate l’approccio più consono per ottenere i risultati desiderati a seconda dell’utenza di riferimento e degli obiettivi aziendali.

Progettazione dei processi: questa area di analisi aziendale si occupa di migliorare i flussi di lavoro dell’azienda o dell’attività lavorativa del privato. In molti casi si ha l’esigenza di standardizzare i processi di lavoro per ottenere una migliore produttività, condizione che può fare la differenza tra un’azienda particolarmente attiva e una che non riesce a gestire a pieno le attività interne ed esterne al contesto lavorativo. (leggi anche: business process management)

Analisi dei sistemi: questa tipologia di area di analisi aziendale da parte dell’analista consiste nell’interpretazione di tutte quelle norme e dei requisiti aziendali inerenti i sistemi tecnici. Uno dei problemi più grandi delle aziende risiede nell’utilizzo errato di tecnologie avanzate, queste ultime necessarie per migliorare la produttività, sia essa riferita a servizi oppure a prodotti specifici. Generalmente vengono migliorate le regole inerenti all’IT, in modo da aiutare le risorse umane nel gestire in completa sicurezza le tecnologie messe a disposizione dall’azienda.

L’analista aziendale come supporto dopo l’implementazione

Quando interviene un analista aziendale, non c’è solo un miglioramento nel momento in cui adotta una strategia funzionale all’azienda, ma questa figura professionale è fondamentale come supporto anche dopo l’implementazione delle sue linee guida.

L’analista aziendale è il collegamento principale tra sviluppatori tecnici e management, capace di garantire un supporto costante nella modifica degli elementi stabiliti.

L’intervento concreto di un analista aziendale è volto anche alla formazione dello sviluppo nel contesto lavorativo, comportando uno sviluppo di piani di progetto, diagrammi di flusso e ovviamente dei data flow diagram. Nello specifico vi è una maggiore incidenza in quattro flussi principali: processi futuri, modelli di dati, business case e roadmap.

Processi futuri: in questo contesto l’analista aziendale effettua un lavoro di descrizione dell’evoluzione di tutte le attività aziendali, intervenendo nel caso in cui ci fossero delle anomalie.

Modelli di dati: in questa condizione vengono depositati tutti i dati cartacei che possono migliorare le interazioni con l’azienda, usualmente vengono a identificarsi come contratti per tecnici IT o condizioni similari.

Business case: una delle condizioni più significative, in cui un analista aziendale può intervenire per una implementazione successiva al suo intervento, è sicuramente l’analisi finanziaria in cui sono presenti benefici e costi aziendali. Tali valori possono evidenziare la corretta applicazione del piano di business attuato con il business analyst.

Roadmap: un analista aziendale può intervenire con un piano strategico anche dopo averne proposto uno. I dati di analisi possono variare, in alcuni casi è indispensabile adottare una strategia supplementare per sopperire alle mancanze precedenti oppure a svincolarsi da alcune variabili imponderabili.

Nell’atto pratico un analista aziendale può registrare i dati dell’azienda con strumenti cartacei, come dei moduli precompilati, oppure servirsi di software di calcolo più evoluti. Lo sviluppo dei dati è vincolato anche al numero di informazioni assimilate, è facile dedurre che un’azienda di grandi dimensioni necessiti di un’analisi sicuramente più significativa.

L’incidenza di un analista aziendale nei settori economici

Sebbene la figura dell’analista aziendale possa essere considerata la soluzione ottimale per la valutazione delle attività di una specifica organizzazione, in realtà si estende su settori differenti. Un analista aziendale può dare il suo contributo nell’ambito finanziario, assicurativo, bancario, dei servizi pubblici, delle telecomunicazioni, dei software, governativi e tanto altro.

Qualsiasi attività aziendale che presenti dei flussi di lavoro, siano questi vincolati alla fatturazione, alla mediazione o alla gestione dei clienti può essere migliorata con una strategia oculata pensata dall’analista aziendale. In molti casi un’ottimizzazione perfetta delle attività lavorative o delle risorse umane può fare la differenza in un contesto particolarmente competitivo.

Gli svantaggi di questa figura sono i costi, l’impossibilità per l’imprenditore di comprendere gli errori trovati e dunque di evitarli in futuro. Una soluzione ottimale per sostituire la figura dell’analista aziendale è quella di rivolgersi a un business coach, capace di effettuare le medesime analisi ma allenando contestualmente l’imprenditore a capire gli errori commessi e a evitarli in futuro.

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