Per turnover del personale s’intende il numero o flusso di dipendenti che esce o entra dall’azienda in un determinato periodo di tempo. Ovviamente, tale flusso può essere più o meno ampio. In effetti, un turnover di minima e media entità viene definito basso, mentre un turnover eccessivo viene definito elevato.
Cosa può provocare un turnover del personale basso e un turnover del personale elevato? Un impatto più o meno significato sulle sue attività. Ma quali possono essere le cause che danno vita a questa turnazione? Potrebbero essere di natura patologica, ossia dettate da situazioni contingenti all’interno di un’azienda, oppure di natura fisiologica, ossia determinate da comportamenti o avvenimenti che riguardano direttamente il personale.
In questo articolo si approfondirà il concetto di turnazione del personale attraverso i seguenti argomenti:
- cos’è un basso turnover della forza lavoro?
- cos’è un elevato turnover della forza lavoro?
- le conseguenze del basso e elevato turnover del personale.
Cos’è un basso turnover della forza lavoro?
Un basso turnover della forza lavoro si verifica quando un numero limitato di dipendenti lascia l’azienda in un determinato periodo di tempo.
Allo stato attuale non esiste una percentuale che possa indicare questa bassa rotazione. Si può affermare però che non c’è nulla di sbagliato osservare all’interno di un’azienda una bassa rotazione dei lavoratori. In effetti, se un piccolo numero di persone ha abbandonato il loro posto di lavoro, potrà essere rimpiazzato da personale altamente più qualificato e con maggiori idee. Al contrario, se ad abbandonare sono persone molto qualificate, l’azienda subirà un impatto negativo maggiore.
Cos’è un elevato turnover della forza lavoro?
Un elevato turnover del personale è quando un gran numero di dipendenti lascia l’azienda in un determinato periodo di tempo. Se è superiore alla media, allora l’azienda potrà avere qualche problema.
Ciò avviene non necessariamente perché in una determinata azienda l’ambiente di lavoro è particolarmente orribile. Invece, spesso accade perché ci sono dipendenti che vanno in pensione o che vogliono cambiare percorso professionale.
Le conseguenze del basso e elevato turnover del personale
Dopo aver analizzato in linea generale il basso e elevato turnover del personale, entriamo nei dettagli. In entrambi i casi, il turnover si distingue in due categorie:
Turnover patologico: tale turnazione del personale si verifica quando l’azienda ha posto in essere politiche aziendali sbagliate oppure è venuta meno la funzione delle risorse umane. In altre parole, ciò che emerge principalmente è l’insoddisfazione del personale.
Turnover fisiologico: in questo caso, la rotazione offre all’azienda ampi margini di elasticità e al personale la possibilità di ricercare opportunità in linea con le loro esigenze. Nella fattispecie, si parla di licenziamenti, assunzioni o pensionamenti che non minano la stabilità organizzativa e la continuità produttiva aziendale.
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La differenza tra le due tipologie di turnover è qualitativa. Il tasso limite che li separa, a livello numerico, varia in modo sensibile in base al settore di appartenenza dell’impresa.
In presenza di turnover del personale eccessivi, l’azienda dovrebbe analizzare i relativi dati e intervenire nelle seguenti modalità:
- intervistare il personale per comprendere i motivi della fuoriuscita;
- dare vita a migliori piani di formazione e sviluppo del personale;
- avviare un’efficace comunicazione sia interna che esterna per rafforzare l’attrazione nei confronti del brand e della cultura aziendale;
- rivedere le politiche retributive e creare un sistema che premi e incentivi il personale. (leggi anche gratifiche al personale)
Durante i periodi di crisi o di ristrutturazione aziendale, dare vita al turnover del personale significa ammortizzare i costi. Ovviamente, una cattiva gestione del personale molto qualificato potrebbe invece causare una forte perdita di valore del capitale umano.