Le risorse umane sono parte integrante, se non la colonna portante, di ogni azienda.
Gestire e stimolare la motivazione del personale è una pratica che può portare a un maggior coinvolgimento di ogni lavoratore verso gli obiettivi aziendali e può portare l’azienda a un vantaggio qualitativo sui competitors.
La gestione del personale però non può sottovalutare gli aspetti psicologici e umani collegati al rapporto tra i colleghi e anche con il titolare.
La motivazione è considerata come il desiderio di un soggetto di muoversi verso un obiettivo sulla base di determinati valori importanti per la persona.
Essere consci di questa sfera di organizzazione del personale permette all’imprenditore di indagare la scala dei valori e dei desideri di ogni dipendente per riuscire a gestire la motivazione e indirizzarla verso gli obiettivi comuni.
Trovando una connessione degli obiettivi personali con gli obiettivi aziendali, si possono ottenere risultati straordinari economicamente e umanamente parlando.
Imparare a stimolare la motivazione e il desiderio delle risorse umane è una skill a cui gli imprenditori che vogliono costruire un’azienda di successo non possono prescindere.
Si tratta di un impegno verso le persone a 360 gradi, non soltanto per quanto riguarda la competenza tecnica ma anche una considerazione umana rilevante che costruisce un ambiente di lavoro ottimale per sviluppare le proprie capacità.
Già dai lontani anni ‘50 sono stati effettuati importanti studi sulla gestione della motivazione del personale e si sono creati due filoni di pensiero diversi:
- i motivazionalisti,
- le risorse umane.
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I motivazionalisti
Secondo i motivazionalisti, la spinta verso un obiettivo avviene attraverso la realizzazione di un desiderio o la soddisfazione di un bisogno.
Cioè gli uomini sono motivati a muoversi verso una determinata direzione se questa direzione soddisfa un bisogno interno o un desiderio personale.
Seguendo questa teoria quindi, per motivare i propri collaboratori, è necessario individuare la scala dei desideri e i bisogni del singolo e permettere di allineare questi obiettivi personali agli obiettivi aziendali.
Dando la possibilità ai dipendenti di esprimere nel mondo aziendale le proprie necessità e intraprendere azioni per colmarle, ogni imprenditore potrà tenere sempre alta la motivazione delle risorse umane.
Nell’ottica di un manager o un imprenditore, bisogna partire dalla classica piramide dei bisogni di Maslow e poi intraprendere azioni per andare nella direzione individuata.
Ricordiamo che i bisogni individuati da Maslow sono i bisogni di sopravvivenza, i bisogni di sicurezza, i bisogni sociali, i bisogni di stima e infine i bisogni di autorealizzazione.
Dando per scontati i bisogni fisiologici di sopravvivenza, possiamo agire con azioni quotidiane per quanto riguarda le altre categorie.
A titolo di esempio, possiamo menzionare la creazione di welfare aziendale per soddisfare i bisogni di sicurezza oppure al controllo della cultura aziendale creando team di lavoro che si rispettano e supportano (per soddisfare i bisogni sociali).
Secondo i motivazionalisti tutto questo lavoro volto a soddisfare i bisogni e i desideri dei dipendenti è il modo migliore per supportare la motivazione di ognuno di loro.
Le risorse umane
Le teorie motivazionali che riguardano le risorse umane sostengono che si ottiene una forte motivazione e partecipazione dei dipendenti quando l’ambiente lavorativo permette di crescere anche sotto il punto di vista psicologico.
Cosa significa?
Significa che secondo la teoria delle risorse umane, la motivazione dei dipendenti rimane alta se questi sono soddisfatti e orgogliosi del proprio lavoro, se trovano una crescita dal punto di vista umano e psicologico e non soltanto dal lato tecnico.
In questo caso il buon imprenditore è chi permette ai dipendenti di esprimere il proprio potenziale e quindi riesce a mantenere alta la motivazione.
L’espressione di sé e delle proprie potenzialità genera forte soddisfazione per il lavoro svolto, dando il proprio contributo a raggiungere gli obiettivi aziendali condivisi.
Come si crea un ambiente di lavoro che tiene alta la motivazione?
- attraverso un dialogo tra imprenditore e dipendente senza giudizio, dando la possibilità di esprimere le proprie idee, dare il proprio contributo ed essere ascoltato nelle proprie difficoltà;
- attraverso la definizione della cultura aziendale che comprenda valori, mission e vision a cui i dipendenti possono allinearsi per costituire un sistema valoriale condiviso;
- attraverso il lavoro in team con collaborazione e rispetto dei ruoli (il chè implica anche fiducia tra i partecipanti).
Motivazione e partecipazione alla vita aziendale
La motivazione di ogni singola persona che partecipa attivamente alla vita aziendale è un tassello che costruisce o diminuisce ogni singolo giorno il valore del nostro business.
Sembra che la motivazione, un elemento così aleatorio e di difficile misurazione, non debba essere qualcosa che ci compete in qualità di imprenditori, ma dobbiamo ricordarci che il business prospera in modo duraturo solo quando ognuno da il proprio contributo per quanto concerne il ruolo.
Ignorando la gestione della motivazione dei lavoratori stiamo perdendo una grande quantità di valore, che invece potremmo concretizzare concentrando le nostre attenzioni alle soft skills necessarie.
Ogni manager, ogni capo reparto e infine ogni singolo dipendente può apportare un enorme valore aggiunto se l’imprenditore gliene dà la possibilità.
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