Equilibrio finanziario: cosa è, come si misura e perché è importante per l’azienda

Equilibrio finanziario, un equilibrio molto importante per non trovarsi in crisi di liquidità.

Ogni azienda, ogni attività produttiva passa dei periodi in cui i flussi di cassa in uscita sono più alti dei flussi di cassa in entrata e viceversa.

Ma se quando siamo in un periodo in cui ci sono maggiori flussi di cassa in entrata non sorgono problemi di solvibilità, quando invece ci troviamo in un periodo in cui i flussi di cassa negativi sono più alti è importante essere pronti e preparati.

L’equilibrio finanziario dipende completamente dalle disponibilità liquide e si basa, appunto, sui flussi di cassa.

Anche se il movimento della casa è un flusso in costante movimento e in costante modifica, non significa che debba avere meno importanza.

Anzi, flussi di cassa incontrollati e senza equilibrio sono il primo passo verso una crisi di liquidità che potrebbe mettere in ginocchio l’azienda.

Fare l’imprenditore significa anche questo, tenere sotto controllo gli indicatori di equilibrio e fare in modo che l’attività sia sempre al riparo da ogni sorta di crisi, almeno per quanto riguarda quelle prevedibili.

A questo punto potrebbe esserti utile questa lettura: Monitorare gli indici di performance aziendale

Lo sappiamo, fare l’imprenditore è un lavoro difficile sotto certi punti di vista, per questo motivo ti invito ad ascoltare la puntata del nostro podcast in cui parliamo proprio di come creare un’impresa di successo partendo da zero.

Troverai sicuramente molti spunti utili anche per il tuo business.

Ora continuiamo a parlare di equilibrio finanziario nel business, ma ti ricordo che puoi compilare il check up aziendale gratuito per ricevere consigli personalizzati sul tuo business. Clicca qui.

Cos’è l’equilibrio finanziario e cosa lo determina

Per determinare l’equilibrio finanziario del business è necessario fare un passo indietro ed evidenziare l’equilibrio economico.

L’equilibrio economico è la capacità dell’azienda di coprire tutti i costi di produzione con i ricavi, in poche parole è la capacità dell’azienda di creare valore.

Senza questa attitudine non ci saranno flussi di cassa in entrata e, di conseguenza, nemmeno equilibrio finanziario.

Infatti, ricordiamo che l’equilibrio finanziario è la capacità dell’azienda di coprire tutti i flussi di cassa in uscita con i flussi di cassa in entrata.

All’equilibrio economico però è importante aggiungere una variabile fondamentale per determinare se l’azienda è anche in equilibrio finanziario: il tempo.

Sappiamo bene che generare ricavi non significa necessariamente incassare denaro.

Se economicamente parlando (anche nella redazione del bilancio d’esercizio) si ragiona per competenza, nella realtà dei fatti e nella vita tutti i giorni è fondamentale ragionare per cassa.

Infatti se un ricavo si genera oggi, è davvero improbabile che venga anche incassato alla stessa data (oggi).

Quindi l’equilibrio finanziario si concentra sulla capacità dell’azienda di ottimizzare, in una certa data, i flussi di cassa in entrata (che non derivano dagli stessi ricavi che hanno generato l’entrata di denaro) con i flussi di cassa di uscita.

Ricordiamo però che il business non ha a disposizione solo i flussi di cassa in entrata per coprire le uscite di denaro, ma può avvalersi anche delle riserve di credito (come i fidi).  

Le riserve di credito sono un ottimo strumento di supporto alla cassa per coprire tutte le uscite di denaro, ma per mantenere equilibrio finanziario non bisogna dipendere da essi.

Perché è importante per l’azienda

Abbiamo già anticipato l’importanza dell’equilibrio finanziario in azienda, ma ora andiamo a evidenziare i dettagli.

L’equilibrio finanziario consente all’azienda di gestire le sue operazioni correnti in modo efficiente.

Quando le entrate sono in equilibrio con le spese, l’azienda è in grado di coprire i costi operativi come stipendi, fornitori, utenze e materie prime senza dover fare affidamento su prestiti o altre forme di finanziamento esterno.

Questo comporta una riduzione della dipendenza finanziaria e migliora la stabilità aziendale, consentendo all’azienda di concentrarsi sullo sviluppo del proprio core business.

Monitorare la situazione della cassa, utilizzare strategicamente alle riserve di credito e puntare all’equilibrio finanziario è l’unico modo che l’azienda ha per essere solvibile, cioè per poter pagare le spese.

Insolvenza significa anche crisi di liquidità e poca fiducia da parte dei soggetti finanziatori.

Ecco perché, per guidare un business in salute, è importante investire del tempo nel budgeting.

Valutare l’equilibrio finanziario con gli indici di bilancio

Il documento da cui si valuta l’equilibrio finanziario è il bilancio aziendale e gli strumenti con cui si valuta sono gli indici di bilancio.

Gli indici di bilancio più rilevanti per la valutazione dell’equilibrio finanziario sono gli indici di liquidità come:

  1. il quick ratio,
  2. l’indice di liquidità secondaria,
  3. l’indice di rotazione del capitale investito.

Il quick ratio (o indice di liquidità primaria) prende in considerazione le liquidità immediate e differite e le passività correnti.

Con questo indice si può verificare la capacità dei flussi di cassa in entrata immediati e differiti di coprire i flussi di cassa in uscita (le passività correnti).

il quick ratio si calcola seguendo questa formula:

Quick ratio = (liquidità immediate + liquidità differite) / passività correnti

Se il risultato è maggiore di 1 significa che le liquidità in entrata sono sufficienti a coprire le passività correnti, viceversa se il risultato è inferiore a 1 significa che le passività sono maggiori della liquidità e quindi non c’è equilibrio finanziario.

L’indice di liquidità secondaria invece prende in considerazione le liquidità immediate, le liquidità differite, le rimanenze e i debiti a breve termine.

Si calcola secondo questa formula:

Indice di liquidità secondaria = (liquidità immediate + liquidità differite + rimanenze) / debiti a breve termine

Se il risultato è maggiore di 1 gli elementi al numeratore sono in grado di coprire i debiti a breve termine, al contrario se il risultato è inferiore a uno i debiti hanno importo inferiore delle liquidità e delle rimanenze.

Si chiama indice di liquidità secondaria perché prende in considerazione anche le rimanenze di magazzino che porteranno flussi di cassa in entrata nel momento in cui saranno venduti, quindi si possono considerare come flussi di cassa in entrata previsti futuri.

Infine, l’indice di rotazione del capitale investito individua quante volte in un anno il capitale investito ritorna in forma di liquidità nelle casse aziendali per effetto delle vendite.

L’indice di rotazione del capitale si calcola seguendo questa formula:

Indice di rotazione = ricavi di vendita / (capitale circolante + capitale fisso).

Questi sono i principali indici di bilancio che aiutano la valutazione dell’equilibrio finanziario dell’azienda.

La differenza tra equilibrio finanziario, economico e patrimoniale

La differenza che contraddistingue l’equilibrio finanziario, l’equilibrio economico e l’equilibrio patrimoniale sono gli elementi che vengono presi in considerazione per la valutazione.

L’equilibrio economico infatti mette in relazione il peso dei ricavi rispetto al peso dei costi.

L’equilibrio finanziario mette in relazione l’importo delle entrate rispetto alle uscite dalla cassa.

L’equilibrio patrimoniale infine mette in relazione il peso del capitale proprio rispetto al capitale di debito.

Ogni tipo di equilibrio è interconnesso con gli altri perché l’azienda è un unico grande ingranaggio in cui ogni settore lavora in stretta collaborazione con gli altri, non esistono compartimenti stagni.

Però allo stesso tempo non è detto che se l’azienda si trova in equilibrio per un certo punto di vista, allora sia in equilibrio anche in tutti gli altri frangenti.

Abbiamo concluso la nostra analisi sull’importanza e la valutazione dell’equilibrio finanziario.

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