Come migliorare la propria leadership

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Migliorare la propria leadership alla guida di una azienda in qualità di manager o responsabile vuol dire saper gestire il team che ti affianca e quindi possedere una buona leadership in modo da guidare, ispirare e spronare il gruppo di collaboratori al raggiungimento degli obiettivi comuni

La funzione principale della leadership è quella di saper ottenere le migliori performance da ogni componente del team. Deve essere il punto di riferimento per ognuno di loro e saper creare un clima di collaborazione e aiuto reciproco. 

Sicuramente non è facile gestire e coordinare un team, ma possiamo seguire alcuni passi fondamentali per migliorare la propria leadership, 5 step che se seguiti porteranno a ottimi risultati e sono:

  1. assegnare al team degli obiettivi chiari;
  2. osservare le azioni del team;
  3. ripetere l’iter più volte;
  4. valutare i dati delle performance;
  5. analizzare in modo globale le dinamiche aziendali.

Assegnare al team obiettivi chiari

il leader assegna obiettivi chiari al team

Il primo step per una leadership efficiente consiste nell’assegnare degli obiettivi chiari al team che dovranno essere scritti in modo tale che non ci possano essere fraintendimenti e i interpretazioni sbagliate. Ogni obiettivo, in base al tipo e alla quantità di lavoro richiesto, dovrà avere una scadenza a breve termine che non superi dalle uno o due settimane fino a un massimo di uno o due mesi. 

Una volta dati gli obiettivi il lavoro del leader non finisce, proprio in virtù del suo ruolo guida, dovrà controllare e monitorare il lavoro fatto dal team per verificare che il lavoro venga svolto correttamente.

Osservare le azioni del team

un leader osserva il team all'opera

Osservare il team vuol dire guardare come si sta comportando e come sta lavorando e motivare il personale.

È importante che il leader dia dei feedback positivi a chi sta lavorando bene in modo tale che il lavoratore sia invogliato a continuare a lavorare nella giusta direzione. Mentre per quelli che non stanno lavorando bene adoperarsi con consigli, linee guida e correttivi che aiutino a trovare la giusta direzione e a compiere le giuste attività per ottenere buoni risultati.

I feedback negativi devono essere impostati dal leader non come ammonizioni o rimproveri, ma bensì come delle correzioni che andranno date con assertività, cioè in maniera positiva e costruttiva e che quindi siano un vero e proprio aiuto al lavoratore.

Spesso il leader prova frustrazione nel vedere che i collaboratori non svolgono i propri compiti o li svolgono male, ma bisogna avere la costanza nel richiedere una determinata azione più volte fino a quando il collaboratore non riuscirà a svolgere quel lavoro in maniera corretta.

L’iter va ripetuto più volte

Il terzo step per migliorare la propria leadership punta agli obiettivi. Come abbiamo già detto gli obiettivi devono essere a breve termine, quindi al loro scadere sarà necessario assegnare nuove finalità da raggiungere. Perciò riprendere il ciclo e seguire il team dando indicazioni guida, controllare lo svolgimento del lavoro, dare segni positivi a chi svolge bene il proprio lavoro e correggere chi ha difficoltà o esegue male i propri compiti.

Ripetere questo ciclo più volte in modo da avere un periodo storico di riferimento e misurare le performance periodo per periodo.

Valutare i dati delle performance

Per capire se la propria leadership è in miglioramento è importante valutare i dati della performance. Dopo che sono stati raccolti dati sufficienti bisognerà analizzarli per comprendere chi ha contribuito concretamente al raggiungimento degli obiettivi aziendali e chi, invece, non ha lavorato bene e avuto sempre bisogno di correzioni.

Questo passaggio è importante per capire se all’interno del team ci sono persone che non sono interessate realmente allo scopo comune e non riescono a essere performanti. Questo può accadere perché non sono adatti per quel tipo di lavoro e hanno bisogno di essere spostati verso altre mansioni più adatte alle proprie skills. Potrebbe anche essere il caso che la persona debba cambiare il proprio tipo di lavoro e azienda e quindi andrebbe indirizzata verso altri percorsi.

Analizzare in modo globale le dinamiche aziendali

Analizzare i processi dell’attività aziendale è fondamentale per la crescita della propria leadership. Può succedere che nonostante l’impegno del team non si riescono ad ottenere risultati e le ragioni possono essere tante. Le cause potrebbero essere: la poca chiarezza dello scopo da raggiungere; ruoli che non sono stati ben definiti; dipendenti che non conoscono la sequenza esatta per arrivare a svolgere il lavoro in modo efficiente.

In questo caso il leader si deve assumere le responsabilità e porsi delle domande:

  • se il processo aziendale è stato organizzato bene;
  • se sono state individuate tutte le fasi necessarie a raggiungere l’obiettivo e sono state definite in modo inequivocabile, senza creare confusione;
  • se il personale è stato formato affinché sapesse svolgere il proprio compito in maniera corretta.

Migliorare la propria leadership vuol dire mettersi in discussione per primi, porsi delle domande per trovare le soluzioni giuste e attivarsi per far lavorare bene il proprio team. È necessario dare per primi impegno e lavoro all’interno dell’azienda per diventare il punto di riferimento di tutti i collaboratori.

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