Business coaching e formazione: differenze e quale scegliere

Business coaching e formazione sono termini utilizzati per identificare delle metodologie di apprendimento, con specifiche caratteristiche e particolarità. Spesso ci si domanda quale possa essere il sistema più adatto al fine di emergere nel mondo lavorativo. Di seguito andremo ad analizzare le differenze tra business coaching e formazione, individuano quale possa essere la scelta più adatta.

Business coaching e formazione caratteristiche

L’apprendimento è un fattore indispensabile in ambito lavorativo, in particolare in una realtà come quella odierna in cui l’innovazione tecnologica ha portato a una standardizzazione dei livelli di qualità, sottolineando l’importanza del ruolo del singolo dipendete.


In questa prospettiva si collocano le metodologie del business coaching e della formazione che hanno il fine di incrementare le capacità di un soggetto e le sue competenze. Stabilire quale sia la metodica migliore può essere importante al fine di aumentare la propria competitività sul mercato del lavoro come singolo e in quanto organizzazione. Per questo di seguito indichiamo quali sono le principali differenze di questi due sistemi, focalizzandoci sulle loro caratteristiche.

1) Il rapporto tra formatore e il partecipante

La prima differenza sostanziale tra la formazione e il business coaching è la tipologia di approccio attraverso cui si applicano queste metodologie.
Nella formazione si avrà la figura di un trainer, ovvero il docente, che si rivolge a un gruppo di studenti. Quasi sempre le attività vengono eseguite in un’aula oppure, grazie alla digitalizzazione, oggi è possibile ottenere la formazione attraverso una realtà virtuale in cui tutti i partecipanti interagiscono con il formatore. Il numero dei soggetti può variare e in alcuni casi ridursi anche a pochi individui, ma non si avrà mai un rapporto diretto.
Invece, nel business coaching si prevede che il coach si rivolgerà solo ed esclusivamente a un singolo individuo, con una lezione che non deve per forza svolgersi in aula, ma che potrà essere personalizzata in base alle necessità del cliente.

2) Le finalità: quali sono gli scopi della formazione e del business coaching

Altro aspetto da considerare, sono gli obiettivi che vengono raggiunti attraverso questi due sistemi. La formazione prevede come elemento principale il trasferire informazioni a un soggetto attraverso il meccanismo dell’apprendimento. Ciò vuol dire che si avrà un individuo formatore, il quale avrà una conoscenza molto ampia e specifica di una determinata materia e, grazie alla sua competenza, potrà insegnare particolari contenuti, strumenti e modelli utili a sviluppare una specifica professione.

In questa prospettiva il formatore avrà lo scopo di permettere a chi segue il corso, di acquisire e ampliare le sue conoscenza, dalla capacità di comunicare a quella di organizzare un gruppo, dall’abilità di vendita alle conoscenze del marketing, dai processi all’organizzazione all’apprendimento degli strumenti indispensabili per un’attività lavorativa.

Il business coaching si discosta da questa tipologia di schema, dato che la sua finalità non è quella legata all’acquisizione di una competenza specifica, ma di attuare un cambiamento radicale o un miglioramento continuo nel modo di approcciarsi a un’attività. L’obiettivo non è l’apprendimento di una conoscenza, ma il raggiungere una performance e quindi realizzare il proprio obiettivo.

Un esempio può essere utile. Se consideriamo un soggetto che deve imparare a parlare in pubblico, il ruolo della formazione sarà quello di insegnare come creare un discorso, gli strumenti utili per l’esposizione e l’apprendimento della tipologia di linguaggio da impiegare. Invece nel business coaching ci si focalizzerà sull’aspetto emotivo e quindi aiutando il soggetto ad avere maggiore sicurezza durante il discorso, in modo da permettergli esprimere tutto il proprio potenziale, migliorando la sua capacità di attrarre l’attenzione del pubblico.

3) Le metodologia nel business coaching e nella formazione

Al fine di trasferire le informazioni necessarie ad apprendere una competenza, si utilizzeranno diversi strumenti e metodologie che porteranno a creare degli schemi e delle regole precise da seguire. Nella formazione ci si focalizza sull’apprendimento cognitivo, ovvero l’insieme di attività che vengono finalizzate a spiegare un qualcosa e a permetterne la loro comprensione. Quindi la formazione fa riferimento all’idea del “cosa” debba essere appreso e imparato al fine di raggiungere uno specifico scopo.

Nel business coaching si parlerà invece di apprendimento emotivo, dato che il coach non trasferisce solo delle competenze o delle informazioni al soggetto, ma allenerà l’imprenditore seguendolo e aiutandolo a creare o familiarizzare con una serie di strumenti utili e procedure atte a permettere di raggiungere un risultato.

La metodologia del coaching si focalizza sull’idea di “come” svolgere una determinata attività, incrementando le capacità emotive e decisionali del singolo individuo. Grazie a questa metodologia si acquisirà una consapevolezza delle responsabilità, la capacità di affrontare gli imprevisti, prendendo le decisioni più giuste, e l’abilità di analizzare le singole realtà in modo critico al fine di permettere una crescita personale.

4) La personalizzazione e standardizzazione dei processi nella formazione e nel business coaching

Il sistema di formazione si basa su principi e regole precise caratterizzate da un percorso preparato precedentemente, che racchiude i principi e le metodiche da trasferirete al gruppo. Ciò determina una forma di standardizzazione del processo cognitivo, con informazioni che vengono finalizzate in rapporto non al singolo individuo, ma all’intero gruppo e quindi il più delle volte generalizzate. In questo sistema le informazioni vengono trasmesse attraverso l’elaborazione di concetti e di affermazioni strutturati per la tipologia di finalità che si vuole raggiungere.

Nel business coaching non si avranno schemi precisi e strutturati, ma tutta la metodologia si baserà sulla personalizzazione. Infatti ogni individuo è diverso, richiedendo una tipologia di approccio che si dovrà adattare alle singole figure del cliente. In questa prospettiva il coach dovrà sviluppare processi che permettono di acquisire una conoscenza che sia adattabile a tutte le diverse realtà a cui si andrà incontro, migliorando le performance. L’apprendimento avverrà con un sistema che prevede un approccio attraverso le domande effettuate sia dal coach sia dal cliente al fine di approfondire ogni singola tematica.

5) Le tipologia di figure del coaching e del formatore e il loro ruolo nell’apprendimento

Se si analizzano le stesse figure del coaching e del trainer, si potranno evidenziare altre differente tra le due metodologie, sia dal punto di vista delle competenze, sia il ruolo che acquisiscono nell’apprendimento.

Un formatore deve essere un individuo che ha una competenza molto profonda di un’attività, conoscendo tutti gli aspetti pratici e teorici e trasmettendoli quindi ai propri clienti. Il suo ruolo è quello di un consulente e di un docente. In questa prospettiva il formatore si avvicina più a un preparatore atletico il quale conosce ogni singola muscolo del corpo, trasferendo il suo sapere all’atleta.


Il business coach invece non dovrà avere una conoscenza specifica nel settore, ma la sua attività si svolge a livello personale, non come docente, ma aiutando il cliente ad ampliare le sue capacità personali e di guidare l’impresa.

6) Tipologia di approccio: dalle tempistiche al rapporto con il coach e formatore

Le conoscenze in una sistema di formazione vengono trasferite in modo uni-direzionale, dal docente al gruppo, con un rapporto che sarà quasi sempre molto formale e distaccato. Inoltre al fine di fornire tutte le informazioni necessarie su una materia, la formazione viene strutturata con sessioni che sono piuttosto lunghe, con una durata variabile che si aggira tra le 2 e le 5 ore.

A questo si aggiunge che un programma di formazione prevedrà appuntamenti singoli o sarà suddiviso in un corso con una tempistica piuttosto lunga, al fine di offrire la possibilità di acquisire le relative competenze.
La metodologia del business coaching è più flessibile ed elastica, con incontri che hanno una durata breve e che non supereranno le 2 ore di interazioni, strutturate sempre in un percorso.

Business coaching e formazione: due realtà in sinergia

A questo punto si potrebbe pensare che, in una realtà moderna come quella odierna in continua evoluzione, il business coaching sia la metodologia più adatta da scegliere, offrendo a un soggetto una serie di capacità utili ad affrontare i singoli cambiamenti del mondo del lavoro e al contempo a migliorare la sua figura in quanto individuo e lavoratore.

È importante però precisare che la formazione e il coaching sono due elementi che devono svilupparsi in sinergia al fine di offrire a un soggetto, che vuole investire tempo e denaro per la sua crescita personale lavorativa, di avere le giuste competenza.

Infatti l’interazione tra queste due metodologie permette di creare figure lavorative equilibrate e che dispongono di competenze sociali, pratiche e gestionali utili per affrontare lo sviluppo e la crescita di un’impresa anche in un mercato difficile come quello odierno. Basta considerare la necessità di vivere gli imprevisti che possono emergere, effettuando cambiamenti e in alcuni casi attuando delle vere e proprie trasformazioni aziendali al fine di permettere alla propria attività di continuare a crescere e al contempo contrastare la concorrenza.

In questa prospettiva la formazione continua ad avere un ruolo decisivo, dato che attraverso di essa si avrà l’acquisizione di una serie di competenze indispensabili per il mondo del lavoro. Basta considerare che, solo attraverso la formazione, si avranno le informazioni utili per affrontare una specifica attività, oltre ad acquisire le capacità sociali per rapportarsi a un gruppo. Inoltre attraverso lo studio e l’apprendimento in aula si allontaneranno i dubbi e le incertezze.

Dall’altro lato il business coaching diventa necessario per sviluppare le capacità decisionali, acquisire la consapevolezza delle responsabilità e migliorare la conoscenza delle proprie capacità, permettendo a un soggetto di crescere dal punto di vista emotivo e nelle sue performance lavorative.

Quale scegliere tra business coaching e formazione

Queste due metodologie appaiono efficaci e al contempo due sistemi che devono essere integrati fra di loro, sia nell’ambito delle figure professionali del docente e del coach, sia in quello dell’apprendimento.

Infatti ogni formatore dovrebbe avere una serie di competenze nel business coach, al fine di comprendere al meglio la personalità di ogni singolo appartenete al gruppo e le sue potenzialità. Viceversa un coach, che ha delle conoscenze approfondite in un settore, potrà avere una visione di insieme maggiore per aiutare il suo cliente a migliorare le sue performance e quelle dell’azienda.

Se si considera l’ambito dell’apprendimento, cognitivo ed emotivo, ambedue sono indispensabili in ambito lavorativo e per questo potrebbe essere utile integrare un corso di formazione con il business coaching. Quindi le due metodologie devono essere considerate alla pari e integrate fra di loro.

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