Brainstorming: cosa significa e come si fa in azienda

Brainstorming, parola di origine inglese significa “tempesta di cervelli”. Il senso letterale non ci aiuta a comprendere la natura e il valore di questa tecnica che è entrata a far parte delle pratiche in ambito aziendale intorno alla metà del secolo scorso.

La traduzione della parola brain (cervello) e storming (tempesta) non potrebbe che rappresentare al meglio lo scopo di un brainstorming.

Il Brainstorming è uno scambio di idee fra i membri di un team di lavoro, guidato da un conduttore e che ha come fine quello di generare soluzioni condivise, stimolando la creatività di tutte le risorse coinvolte.

Continua a leggere l’articolo su Business Coaching Italia per scoprire di più sul Brainstorming.

Il Brainstorming in azienda

Della filosofia giapponese Kaizen “miglioramento continuo”, il Brainstorming rappresenta uno dei momenti essenziali per porre ancora di più l’accento sul valore delle risorse umane, confrontandosi sulle possibili soluzioni alle criticità dei processi aziendali e implementando il sistema in maniera condivisa.

Lavorare in gruppo aumenta la produttività, è motivante, stimola la creatività e la nascita di nuove idee.

Se poi la squadra di lavoro è affiatata il team working è sicuramente la strategia vincente.

Raggruppare le idee di più persone impegnate in un progetto comune, infatti, permette di combinare diversi punti di forza e vedere le cose da angolazioni differenti per far emergere soluzioni innovative.

Il Brainstorming mira proprio a far nascere nuove idee, sfruttando la creatività di ogni singolo componente di un team tramite attività e giochi di gruppo pensati ad hoc.

Il metodo Brainstorming

Ti è capitato di trovarti di fronte al famoso “blocco dello scrittore” e non sapere come uscirne? Di avere bisogno di un’idea innovativa ed efficace all’interno della tua azienda ma senza la scintilla giusta che la renda un’idea vincente?

Bene, il metodo del brainstorming nasce per ovviare a questi problemi.

Questa tecnica infatti, prevede che si svolga un lavoro di gruppo per favorire il flusso di idee che riescano a portare alla soluzione di un problema.

Il termine è stato coniato nel 1939 dal pubblicitario Alex F. Osborn che stabilì un principio fondamentale affinché il lavoro funzioni: “No alle critiche!”

Proprio perché si parla di flusso, la libera espressione è decisiva nel corretto svolgimento del brainstorming.

Sentire criticate le proprie idee porterà infatti al risultato contrario di ciò che si vuole ottenere
perché ciò che conta è la quantità di idee che vengono proposte senza porre filtri ad esse.

Vediamo assieme cos’è il brainstorming, come si realizza questa tecnica in un gruppo di lavoro e come può essere utilizzata in modo produttivo.

Leggi anche: Quando un team funziona

Organizzare un Brainstormig

Organizzare un Brainstorming in azienda ha sicuramente bisogno di una programmazione ben definita. Per prima cosa, è necessario stabilire chi sarà coinvolto nel dibattito cioè quali membri dovranno intervenire per dare vita alla “tempesta di cervelli”.

Per definire il team, prima però bisogna avere chiara la questione da sottoporre ai partecipanti.

Inoltre, è bene designare una persona che guidi il Brainstorming nelle sue fasi. Questa risorsa non solo dovrà conoscere alla perfezione l’argomento oggetto di discussione di gruppo, dovrà inoltre essere in grado di stimolare i presenti a generare le idee più creative e innovative e dovrà far rispettare le regole del sano confronto costruttivo.

Come fare Brainstorming in modo efficace

Non c’è un numero fisso di partecipanti richiesto affinché il brainstorming abbia una buona riuscita. L’importante è non essere un numero inferiore a 3 o di molto più grande di 10 perché ricorreremmo ad un numero di idee troppo stretto o ad un’eccessiva confusione generale.

I partecipanti possono essere diversificati, anzi più background vengono messi insieme più il risultato potrà essere originale!

Per fare brainstorming in modo efficace è necessario trovare un conduttore (o moderatore) che trascriva le idee di ognuno: a lui il compito di dare degli spunti iniziali da cui partire per focalizzare al meglio il problema da risolvere.

Questa figura dovrà anche cercare di evitare i vuoti di idee magari riprendendo ogni tanto le idee già sentite per crearne di nuove o cercando di coinvolgere coloro che non hanno ancora espresso la propria opinione.

Sì all’uso di un registratore per la seduta per ripercorrere eventualmente i momenti salienti.

Una volta che tutti i partecipanti avranno proposto un numero di idee sufficiente (ricorda che ogni idea può essere quella vincente, niente timori) si andranno a rileggere e verranno scelte quelle che meglio si addicono al problema da affrontare.

Consigliatissimo anche l’utilizzo di mappe mentali: si parte con un’idea centrale possibilmente scritta su una lavagna visibile a tutti e man mano si procede per associazioni mentali ad esse collegate.

I vantaggi del Brainstorming

I vantaggi di utilizzare il Brainstorming come strategia creativa e stimolante per trovare in gruppo la soluzione a problemi di natura produttiva sono diversi.

Sicuramente il Brainstorming da a tutti i dipendenti coinvolti la possibilità di poter esprimere liberamente il proprio punto di vista, senza reticenze o censure di alcun genere.

Rappresenta poi una soluzione innovativa rispetto alla risoluzione from top dei problemi aziendali: tutte le professionalità coinvolte possono apportare il proprio contributo.

Anzi, più le risorse hanno competenze diversificate, più il dibattito si arricchisce e può risultare utile non solo per trovare la soluzione alla questione posta in partenza ma anche per un arricchimento professionale e personale di ogni singolo membro che vi partecipa.

Le fasi del brainstorming

Vediamo ora le tre fasi in cui è possibile suddividere un Brainstorming:

  1. L’incontro: la prima fase è quella in cui i membri convocati dal conduttore si riuniscono. In questo momento preliminare, il coordinatore deve illustrare in modo semplice e diretto ai partecipanti qual è l’argomento su cui si concentrerà la discussione. Una volta presentata la questione all’ordine del giorno, il moderatore deve altresì provvedere alla distribuzione di fogli bianchi, penne, matite e post-it, materiale di cancelleria che è utile durante il confronto per annotare idee e pensieri;
  2. L’analisi e la produzione: Illustrato l’ordine del giorno, i convocati sono pronti per intraprendere la fase di analisi e di produzione delle soluzioni al tema in oggetto. Questa è sicuramente la fase più creativa del Brainstorming, quella in cui si scatena la vera “tempesta di cervelli”. Ogni membro getterà su carta quella che, per lui, potrebbe essere una valida soluzione alla problematica in questione. La censura è assolutamente bannata: ogni persona deve sentirsi libera di esprimere il proprio pensiero, senza avere il timore di essere deriso dai colleghi. E’ questo il vero spirito del Brainstorming, se viene meno la libertà assoluta di espressione, la strategia di discussione di gruppo non ha funzionato.
  3. La sintesi delle proposte: l’ultima fase del Brainstorming è quella in cui si condividono le idee partorite e si giunge alla sintesi del problema, scegliendo in maniera condivisa la proposta che più si addice alla risoluzione della criticità. In questo momento è fondamentale la collaborazione di tutti nell’analizzare le proposte scritte e scegliere, anche in ottica innovativa, quella che risulta più funzionale per tutto il team.

La scelta del luogo

La selezione del luogo dove svolgere il Brainstorming è utile al raggiungimento degli obiettivi del confronto.

Per poter svolgere un efficiente confronto di gruppo è necessario scegliere un luogo innanzitutto tranquillo, al riparo da rumori caotici o da possibili distrazioni che possano minare la concentrazione dei partecipanti. Inoltre, la location deve anche incentivare la produttività dei membri.

A questo scopo, alcuni team leader scelgono di far ascoltare della musica ai dipendenti.

Solitamente il posto ideale per fare una seduta di Brainstorming è un ufficio spazioso, con un tavolo rotondo attorno al quale possono sedersi dieci, massimo dodici, persone per gruppo.

Sono in numero crescente però le realtà imprenditoriali, soprattutto più giovani, che organizzano sessioni di Brainstorming all’aperto per stimolare più facilmente la creatività delle persone coinvolte stando a contatto con la natura e per creare una maggiore connessione tra tutti i membri del gruppo.

A chi è rivolto il brainstorming?

A chiunque!

All’interno di un’azienda infatti i campi di applicazione sono infiniti.

Sebbene si possa pensare subito alla creazione di idee nel campo pubblicitario o di nuovi prodotti in realtà le sue applicazione sono le più vaste.

Anche nel caso della gestione dei processi di produzione che possono essere migliorati con idee che precedentemente non erano state considerate o con la gestione di progetti, nel caso in cui si voglia essere sicuri di utilizzare al meglio le risorse che abbiamo ed essere a conoscenza dei rischi presenti avendo già un metodo efficace con cui prevenirli e risolverli.

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