Ridurre i costi di produzione aziendale è uno degli elementi chiave della Lean Production.
Ottimizzando tutta la catena produttiva riducendo al minimo i costi di produzione e gli sprechi aziendali si possono raggiungere ottimi livelli di profitto.
Un’azienda sana e che genera profitto è un’azienda che è in grado di a conciliare costi di produzione ridotti e qualità del prodotto elevata.
Anche se sembra difficile, ridurre i costi di produzione aziendale è possibile.
Continua a leggere l’articolo su Business Coaching Italia per scoprire di più sui costi di produzione aziendali.
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Costi di produzione indiretti e costi di produzione diretti
I costi di produzione diretti e i costi di produzione indiretti sono la stessa cosa?
Prima di iniziare il processo di riduzione dei costi è necessario capire le differenze tra i diversi costi.
I costi di produzione indiretti sono tutti i costi che vengono sostenuti durante la produzione di un determinato servizio.
Possiamo fare alcuni esempi come le spese di marketing, i costi sostenuti per l’acquisto dei macchinari necessari per il processo produttivo, ma anche i costi di pubblicità.
I costi di produzioni diretti, invece, sono tutte quelle spese che vengono sostenute dall’azienda per il processo produttivo.
Nei costi diretti possono essere considerate le spese sostenute per l’acquisto delle materie prime, per le forniture e i costi della manodopera.
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Come calcolare il costo totale di produzione
Il costo totale di produzione è calcolato facendo la somma tra i costi diretti e i costi indiretti.
“Costo totale produzione = costi diretti + costi indiretti“
Si può anche approfondire ulteriormente l’analisi delle spese per migliorare il processo di riduzione dei costi, calcolando il costo totale di produzione per unità.
Cioè, la spesa totale (data dalla somma dei costi diretti e dei costi indiretti) che si deve sostenere per produrre un solo pezzo.
Per calcolare il costo totale di produzione per unità basta sommare costi diretti e costi indiretti e dividere l’importo per la somma delle unità prodotte.
“Costo totale di produzione per unità = (costi diretti + costi indiretti) / numero di unità prodotte”
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Elementi dei costi di produzione
Ora vediamo più nel dettaglio quali sono gli elementi che compongono i costi di produzione in modo da poter monitorare ogni singola voce e agire, se possibile, su ognuna di queste per ridurre il costo totale.
I costi di manodopera comprendono gli stipendi dei dipendenti che intervengono nel processo produttivo, tenendo conto di tutti gli obblighi di legge che l’azienda ha nei confronti dei dipendenti (come imposte, assistenza sanitaria o TFR).
I costi per le materie prime invece sono tutte quelle spese che si sostengono per acquistare i materiali utili alla realizzazione del nostro prodotto finito.
In questo caso si considerano tutti i materiali come colla, acciaio, petrolio e tutti i materiali che si consumano ed esauriscono la loro utilità nella produzione dell’output.
I costi dei macchinari invece sono quelli che si riferiscono all’acquisto dei macchinari per la produzione e tutte le macchine necessarie per arrivare alla vendita del prodotto.
Possiamo considerare in questa categoria tutti i macchinari specifici ma anche le macchine per il trasporto all’interno dei magazzini o le macchine per installare il prodotto come i trapani.
Infine, l’ultimo degli elementi che compongono i costi di produzione, sono le spese energetiche in cui rientrano tutte le utenze, la benzina per gli spostamento, gli impianti di riscaldamento o di condizionamento.
Tipi di costi di produzione: costi variabili e costi fissi
I costi di produzione si dividono in due tipi:
- i costi variabili;
- i costi fissi.
I costi variabili sono tutte quelle spese che variano in base al volume di produzione.
Le utenze, per esempio, rientrano tra i costi variabili perché un macchinario accesso in fase di produzione oppure un macchinario spento generano un diverso consumo di energia.
Sono da considerare come costi variabili anche le spese per le materie prime.
I costi fissi invece sono tutti quei costi che non cambiando sulla base della produzione, sono spese indipendenti dal processo produttivo.
Tra i costi fissi si considerano gli stipendi annuali, i costi di pubblicità, le tasse di proprietà oppure gli interessi passivi.
La determinazione dei costi fissi e dei costi variabili è una diversa categorizzazione dei costi diretti e dei costi indiretti già menzionati precedentemente.
La somma tra i costi variabili e i costi fissi determina sempre il costo totale di produzione e, di conseguenza, anche il costo totale di produzione per unità.
Per ridurre i costi di produzione aziendale, le aziende operano sulla ristrutturazione e sul riproporzionare i costi fissi e i costi variabili agendo sulle singole spese.
La differenza tra costi di produzione e costi di acquisto
La differenza tra i costi di produzione e i costi d’acquisto sta proprio nella rilevanza dello stesso costo durante il processo produttivo.
I costi di produzione sono tutti quei costi che si sostengono per il processo produttivo, mentre i costi di acquisto comprendono anche tutta la parte di costi indiretti che non entrano direttamente in gioco durante la produzione.
Promuovere la produzione dei costi: 10 idee
Per ridurre i costi di produzione ogni azienda può agire in modo indipendendente, possiamo però menzionare 10 idee per iniziare questo processo.
- Ridurre le spese per le forniture e trovare cioè fornitori di materie prime che offrano prezzi di acquisto più vantaggiosi rispetto a quelli attuali, mantenendo però la qualità del materiale.
- Ridurre le rate delle assicurazioni e chiedere preventivi ad altre società assicurative per ridurre questa voce di costo.
- Consultare il commercialista di fiducia, per verificare se alcune voci di costo possano essere detratte fiscalmente.
- Utilizzare i software presenti sul mercato, per gestire il magazzino, misurare i costi di produzione o controllare l’inventario.
- Migliorare quanto più possibile lo spazio a disposizione per il magazzino, o diminuire i locali del magazzino ove possibile. In questo modo sarà possibile ridurre i costi di locazione.
- Ottimizzare le spese di pubblicità e marketing creando strategie di comunicazione e di vendita che minimizzino i costi di marketing. Spesso utilizzando le risorse del marketing digitale, insieme alla riduzione dei costi è anche possibile migliorare le performance di vendita.
- Migliorare la produttività dei dipendenti offrendo alcune agevolazioni o agendo sugli interessi dei lavoratori. Se si aumenta la soddisfazione dei dipendenti, questi spesso diventano anche più produttivi, producono più unità nello stesso periodo di tempo.
- Ottimizzare la qualità dei prodotti. Ricorda che è molto più importante concentrarsi sulla qualità del prodotto che sulla quantità.
- Ridurre i costi dei veicoli aziendali e quindi trovare premi assicurativi più vantaggiosi e utilizzare macchine a ridotto consumo di carburante oppure ottimizzare gli spostamenti dei veicoli.
- Tenere traccia regolarmente delle spese aziendali per riuscire a tracciare l’andamento (aumento o diminuzione) dei costi per riuscire a ridurli.
Dall’analisi che abbiamo appena fatto, risulta chiaro che per ridurre i costi di produzione gli interventi possono essere molteplici e su diversi fronti.
Conoscere i tipi di costi che l’azienda deve sostenere e imparare a misurarli, gestirli e poi ottimizzarli può avere risultati incredibili nel processo di riduzione e ottimizzazione delle spese.
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