Tra le principali cause di fallimento aziendale c’è sicuramente la disorganizzazione interna. Partiamo dal presupposto che ogni azienda è, o quanto meno dovrebbe essere, un’organizzazione anche abbastanza complessa all’interno della quale convivono, secondo una gerarchia preordinata, risorse che ricoprono ruoli differenti e svolgono mansioni specifiche.
All’interno di qualsiasi realtà aziendale vige, dunque, un ordine formale stabilito al momento della fondazione. Ma spesso avviene che, accanto all’ordine formale, si sviluppi nel tempo un’organizzazione interna informale che sovverte, in misure differenti, l’ordine formale e che, come un cancro, mina le basi dell’azienda.
L’ordine informale è fonte di caos; difatti, i problemi di disorganizzazione aziendale nascono proprio quando non è più rispettata l’organizzazione formale. Ma qual è il motivo che causa la disorganizzazione aziendale? Perché nelle aziende viene a crearsi un ordine alternativo che genera confusione e danni spesso irrimediabili?
Nei paragrafi che seguono vedremo quali sono le cause che danno origine ad uno stato di disorganizzazione in azienda e analizzeremo le possibili soluzioni per ristabilire l’ordine e l’armonia interna.
Manager demotivati
La demotivazione dei manager è la prima causa di disorganizzazione interna alle aziende, e quindi di caos. Quando i dirigenti non rappresentano una guida certa per l’azienda perché incapaci di affrontare le eventuali criticità dell’apparato e delle risorse impiegate o perché impreparati nel trovare soluzioni plausibili, tutto il sistema risulta essere in balia del disordine e dell’incertezza.
L’assenza di motivazione e di impegno da parte dei vertici è causa anche di malessere generale tra i dipendenti, che si ritrovano senza una leadership autorevole in grado di orientarli al meglio.
Peggio ancora quando la dirigenza non riconosce le proprie difficoltà e identifica nei dipendenti la causa dei propri insuccessi. In un contesto simile, la prospettiva futura dell’azienda può essere seriamente compromessa.
Ripartizione squilibrata del lavoro
Carichi di lavoro sbilanciati sono all’origine anch’essi di disorganizzazione aziendale e di confusione diffusa. Immaginiamo una situazione simile, in cui alcuni dipendenti sono caricati maggiormente di lavoro rispetto ad altri. Cosa potrebbe generare tutto ciò? Malessere, malcontento, insana competizione e un’atmosfera di risentimento. Oltre che rendere praticamente impossibile il lavoro di squadra e il raggiungimento degli obiettivi aziendali comuni.
Confusione dei ruoli
Fonte di disordine e conflitti all’interno delle aziende è anche l’errata pianificazione dei ruoli aziendali. Quando i ruoli, e i rispettivi compiti, non sono ben organizzati: nel senso che alcuni si sovrappongono, altri non hanno confini ben definiti, taluni ancora si duplicano inutilmente, tutto ciò genera:
- un rallentamento della produzione: se il dipendente non sa cosa è chiamato a fare, qualsiasi mansione la svolgerà male;
- e causa, ancora una volta, disaccordo tra i dipendenti che invece di coadiuvarsi si scontrano costantemente.
Soluzioni alla disorganizzazione aziendale
Per mettere fine ai problemi causati dalla cattiva organizzazione aziendale, ogni impresa può attuare le seguenti soluzioni:
- analizzare l’attuale situazione interna osservando i ruoli aziendali attivi. I dati dell’analisi andranno raccolti in un dossier che servirà alla leadership per impostare una vision più nitida e garantire una prospettiva futura meno incerta;
- riorganizzare i ruoli e le relative mansioni dei dipendenti per ovviare al caos prodotto da sovrapposizione e duplicazione. Con un quadro più chiaro dell’intero organico presente in azienda sarà possibile anche valutare se è necessario l’inserimento di nuove risorse.