La crisi aziendale è una circostanza che può presentarsi in ragione di cause interne oppure esterne. In base alla sua gravità ci possono essere conseguenze piuttosto serie arrivando addirittura a pregiudicare la continuità produttiva dell’azienda. Questo genere di problematiche richiedono un’immediata presa di posizione da parte del management, in particolare con l’attivazione di procedure urgenti che hanno come principale obiettivo quello di salvaguardare da un lato la reputazione del brand e dall’altro garantire la continuità produttiva dell’azienda.
Da rimarcare che quando si presenta una crisi aziendale se il management non si è opportunamente e preventivamente preparato a questa circostanza, qualsiasi strategia presa d’impatto e senza programmazione potrebbe risultare inefficace. Come accade in tantissime altre vicende della vita anche in questo caso bisogna essere in grado di individuare i primi segnali di possibile crisi e prepararsi adeguatamente, mettendo in conto soprattutto gli sviluppi peggiori. Infatti quando già si palesa la crisi, le strutture non riescono a dare una risposta efficace e c’è difficoltà nell’ottenere una buona comunicazione interna. L’azienda deve essere in grado di attivare delle procedure già programmate che permettono di rispondere efficacemente alla difficoltà, sfruttando al meglio tutte le risorse di cui dispone.
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La gestione della crisi: il fattore tempo
Praticamente non c’è azienda al mondo che non abbia dovuto fare i conti con un periodo di forte crisi, magari causato da un contesto internazionale ed economico per nulla favorevole o dalla comparsa di un competitor particolarmente aggressivo e capace di mettere in ombra i propri servizi e prodotti. Le cause possono essere tantissime ma a fare la differenza, è la capacità da parte dell’azienda e quindi del management di prevedere queste situazioni per tempo e di saperle gestire correttamente.
Innanzitutto una corretta gestione di una crisi richiede risposte rapide e massima operatività. Il management e tutta la struttura organizzativa dell’azienda deve essere in grado di gestire correttamente i flussi di comunicazione all’interno e mettere a disposizione le risorse tecniche e professionali per poter uscire fuori al meglio.
Infatti è bene ricordare che in una situazione come una crisi in cui il fattore tempo è essenziale, la tempestività di risposta dell’azienda potrebbe rivelarsi vitale. Naturalmente questo non significa essere precipitosi e commettere gravi errori, piuttosto avere già preparato un piano efficace da attivare nel caso in cui si presentino determinate condizioni. Molto spesso le aziende che si preparano adeguatamente nella gestione della crisi proprio in queste circostanze trovano un insperato momento di rivalutazione e di potenziamento degli obiettivi, il che permetterà nel medio-lungo periodo di avere dei riscontri ancora più importanti. Insomma la crisi se ben gestita potrebbe essere addirittura un’opportunità di crescita per l’azienda mettendo a nudo le criticità da risolvere senza ulteriori perdite di tempo.
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Prevenire conoscendo i principali fattori di rischio
Gli studiosi di economia e più in generale della storia della umanità hanno potuto sviluppare un importante elenco che prevede una serie di circostanze che rappresentano uno dei fattori di rischio e che probabilmente possono scatenare una crisi per qualsiasi azienda. Ad esempio un disastro naturale come potrebbe essere un terremoto oppure uno tsunami, rappresenta un fattore di rischio per la tenuta di un’azienda.
Altre circostanze che storicamente comportano il rischio di ritrovarsi in una crisi complessa da gestire, sono un errore umano nella valutazione magari di un investimento, un guasto meccanico che mette in discussione tutto l’apparato produttivo ma anche un sabotaggio da parte di concorrenti, tentativi di estorsione ai danni dell’azienda, corruzione, riorganizzazione dell’assetto strutturale e del management, problemi politici e sindacali e molto altro.
Soprattutto negli ultimi anni c’è anche da considerare un rischio concreto che riguarda tanti settori come quello delle fake news. Alcune false informazioni che destabilizzano un marchio possono dar luogo a delle crisi senza precedenti.
Non a caso secondo gli analisti la principale fonte di criticità per un’azienda è proprio data dalle informazioni per cui è importante saperle controllare e diffonderle correttamente. In queste circostanze è opportuno avere una risposta immediata e tempestiva per evitare che le informazioni non veritiere possano circolare immediatamente e diffondere il panico tra i consumatori. Un possibile esempio di questa criticità è legata a informazioni che mettono forti dubbi sulla salubrità di un prodotto alimentare. Se la notizia seppur falsa dovesse arrivare ai consumatori, è chiaro che ci sarebbe una sorta di embargo nei confronti di quel prodotto.
I consumatori preferiranno non acquistarlo più con tutte le conseguenze negative per l’azienda. Appare ovvio che bisogna intervenire immediatamente non appena compare questa notizia con tutti gli strumenti a disposizione. Il consumatore deve essere immediatamente rassicurato sulla bontà del prodotto e i colpevoli vanno puniti con azioni legali. Ecco perché la gestione della crisi va comunque affidata a figure professionali che possono contare su anni di esperienza nel settore e soprattutto sulla formazione necessaria per essere in grado di gestire immediatamente la circolazione di informazioni indirizzandola in maniera adeguata per il massimo beneficio per l’azienda.
I professionisti devono essere in grado di garantire uno sviluppo positivo nella gestione della crisi e, l’informazione con cui si riabilita agli occhi del consumatore il buon nome dell’azienda, va diffusa in tutti i canali attualmente a disposizione dell’organizzazione come internet, televisione, radio, stampa e così via. Siccome non è possibile in linea generale prevedere tutti i possibili attacchi che potrebbero arrivare da disinformazione e quant’altro, ci si può preparare con una serie di azioni immediate nel caso in cui il problema sia di una determinata tipologia. In parole povere bisogna preparare una struttura che sia efficace nel piano di comunicazione della crisi dando all’esterno una sensazione di tranquillità e di consapevolezza dei propri mezzi.
Il ruolo della comunicazione
Come abbiamo visto la comunicazione nella gestione della crisi è nella preparazione per affrontare ogni genere di problematica essenziale. In particolare la comunicazione offre un prezioso contributo nel definire i tempi e i modi della reazione allo stato di crisi. Bisognerebbe sempre indirizzare la comunicazione verso una politica improntata sulla maggiore trasparenza possibile e correttezza in maniera tale da offrire un’immagine all’esterno che sia di massima consapevolezza delle proprie capacità. Con questo approccio virtuoso si gettano le basi per rimodulare la reputazione dell’azienda e aprire nuovi scenari che permetteranno ugualmente di avere importanti riscontri dal punto di vista della redditività.
Naturalmente occorre ricordare che la sola comunicazione non può risolvere una crisi, ma certamente aiuta nel creare un ambiente meno ostile in maniera tale che le varie azioni che vengono decise dal management possano avere maggiore efficacia. Quando si mette in discussione un’azienda, è necessario che per gestire correttamente tutti i flussi di comunicazione e superare il problema, ci sia una corretta integrazione e cooperazione tra i vari settori e strumenti a disposizione.
Ad esempio il management deve prevedere un’attenta politica per quanto riguarda le relazioni pubbliche, bisogna ottimizzare la pubblicità attraverso le forme di promozione tradizionale non convenzionale e garantire la necessaria comunicazione interna. Poi ci sono i nuovi scenari nella gestione dell’azienda che riguardano soprattutto il marketing con il riferimento alla strategia digitale. In estrema sintesi un’azienda che vuole mettersi al riparo dalle conseguenze di una terribile crisi, deve organizzarsi preventivamente con un piano di gestione da elaborare in maniera preventiva e che consenta di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per non solo gestire la crisi correttamente, ma creare anche nuovi scenari di interesse per l’azienda.