L’analisi dei costi CVR: costi, volumi, risultati cosa sono

L’analisi dei costi CVR è uno strumento gestionale che serve per impostare le strategie di contenimento dei costi e la gestione dei volumi per prevedere i risultati aziendali futuri.

Ogni strumento di budgeting e di previsione dell’attività aziendale è fondamentale per ogni imprenditore che vuole stare attivamente alla guida del proprio business e che non vuole procedere a tentoni sperando che l’attività funzioni bene.

Questa analisi è uno strumento fondamentale per le decisioni manageriali e consente di comprendere l’impatto delle scelte aziendali.

L’analisi dei costi CVR si basa su tre componenti principali: costi, volumi, ricavi.

L’analisi dei costi CVR è particolarmente utile per comprendere se l’azienda sta operando in modo redditizio o se necessita di apportare modifiche alla sua strategia di pricing o di ridurre i costi per raggiungere i propri obiettivi.

In questo articolo vedremo come, attraverso l’analisi dei costi, dei volumi di vendita e dei risultati, le aziende possono prendere decisioni informate, ottimizzare la propria strategia di pricing e gestione dei costi e, di conseguenza, migliorare la propria performance complessiva.

Se ti interessa come utilizzare questo strumento continua a leggere l’articolo, se invece vuoi avere dei consigli più dettagliati e personalizzati per la tua azienda sulla gestione dei costi e sulle strategie previsionali dell’attività produttiva, fai il nostro check up aziendale gratuito qui.

Aanalisi CVR: perché è importante farla

Abbiamo già accennato l’importanza dello strumento di analisi CVR, ma andiamo più nel dettaglio.

Entriamo nel merito del perché questo tipo di analisi può letteralmente cambiare l’intero approccio alle strategie aziendali.

Tracciare costi, volumi e ricavi permette al team manageriale (o all’imprenditore) di comprendere il punto di equilibrio e le relazioni esistenti tra questi tre elementi.

In particolar modo, l’analisi CVR si concentra su:

  1. i prezzi dei prodotti (e quindi sulle strategie di pricing),
  2. il volume d’affari,
  3. i costi fissi totali,
  4. le vendite.

L’analisi consente di comprendere il volume di vendita necessario per coprire tutti i costi e raggiungere un risultato pari a zero.

Questo dato (in contabilità conosciuto anche come break even point) è essenziale per determinare la sostenibilità dell’attività produttiva e per valutare se la strategia di pricing adottata è efficace.

In questo modo è possibile identificare se i volumi di vendita attuali sono sufficienti per raggiungere il punto di equilibrio o è necessario adottare misure correttive (come ridurre i costi o aumentare i volumi di vendita).

Attraverso questa analisi è anche possibile valutare come un aumento dei costi influenzerà i margini di profitto e l’utile netto dell’azienda.

Così si possono simulare diverse situazioni di vendita ipotetiche per comprendere come variazioni nei volumi di vendita influenzeranno il risultato finale.

Queste informazioni consentono agli imprenditori di prendere decisioni informate sulla gestione dei costi, la definizione dei prezzi e lo sviluppo delle strategie di vendita.

Lo sappiamo, le decisioni degli imprenditori influiscono sul futuro del business e spesso sono molto pesanti sulle spalle.

Per questo motivo ti invito anche a seguire il nostro podcast dove daremo consigli sia in termini di gestione del business che di gestione di tutte le responsabilità correlate. Lo trovi qui.

Possiamo aggiungere anche che l’identificazione dei costi specifici e delle fonti di reddito più rilevanti, ci si può concentrare sulle attività più redditizie e ottimizzare l’allocazione delle risorse in modo da massimizzare i profitti e identificare potenziali nuovi mercati o segmenti di clientela da esplorare.

Come è strutturata l’analisi dei costi, dei volumi e dei risultati

L’analisi CVR si basa sulla ricerca del punto di equilibrio tra costi totali e volume delle vendite.

Ed è proprio per questo che è importante definire la differenza tra costi variabili e costi fissi.

I costi variabili sono tutti quei costi che variano al variare del volume delle vendite, i costi fissi invece non subiscono variazione in base alle vendite (entro certi limiti).

Durante l’intera analisi di costi, volumi, ricavi diventa quindi indispensabile calcolare la differenza tra i ricavi e i costi variabili di produzione e distribuzione.

Questa differenza costituisce il margine di contribuzione che, a sua volta, dovrà essere rapportato ai costi fissi per trovare la quantità ottima di produzione e vendita per raggiungere il punto di equilibrio.

Riassumendo in una sola formula possiamo dire che la quantità ottima di produzione e di vendita che permette di raggiungere il punto di equilibrio (definita Q) può essere calcolata così:

Q = costi fissi / (ricavi – costi variabili di produzione e distribuzione)

Semplificando ancora possiamo calcolare Q in questo modo:

Q = costi fissi / margine di contribuzione

Questo rapporto rappresenta il punto di equilibrio in cui i ricavi coprono interamente (ed esattamente) i costi totali.

Nell’ambito dell’analisi CVR, possiamo quindi dedurre che:

  • se il volume di produzione e di vendita attuale è maggiore di Q, otterremo degli utili,
  • se il volume di produzione e di vendita attuale è inferiore di Q, l’attività è in perdita.

Il margine di contribuzione: a cosa serve?

Il margine di contribuzione è uno degli indici ampiamente utilizzati in ambito gestionale che serve per ottimizzare la produzione dei beni e servizi destinati alla vendita.

Esso rappresenta la differenza tra il prezzo di vendita unitario e i costi variabili unitari e mostra la quota di ricavo disponibile per coprire i costi fissi e generare poi un margine di profitto.

Il miglior prodotto o servizio aziendale non è quello che genera un reddito netto maggiore, ma il prodotto o servizio che ha un margine di contribuzione più alto.

Ti ricordo che il margine di contribuzione è rappresentato dalla differenza tra ricavi e costi variabili di produzione e distribuzione.

Quindi possiamo dire che il prodotto o servizio migliore (su cui concentrare la maggior parte delle proprie risorse attraverso le strategie aziendali) è quello che genera più ricavi e/o minori costi variabili (in modo da ottenere come risultato un valore più elevato).

Il calcolo del margine di contribuzione fornisce una misura diretta del contributo di ciascun prodotto o servizio alla copertura dei costi fissi e al conseguimento del profitto.

Inoltre, il margine di contribuzione può essere utilizzato per valutare l’effetto di variazioni dei costi dei materiali o della produzione sui margini di profitto e prendere decisioni sulla gestione dei costi in modo proattivo.

È evidente che il margine di contribuzione è un indice fondamentale da calcolare durante lo svolgimento dell’analisi CVR, insieme ad altri indici come il margine di sicurezza.

Il margine di sicurezza

Il margine di sicurezza rappresenta l’ammontare delle vendite al di sopra del livello minimo necessario per coprire i costi fissi e generare un profitto.

Cosa significa?

Significa che il margine di sicurezza esprime di quanto possono calare le vendite prima di iniziare a registrare delle perdite.

In fase decisionale e previsionale dell’attività aziendale futura, è molto importante essere consapevoli a quanto ammonta il margine di sicurezza, soprattutto quando si tratta di porre obiettivi in termini di costi, volumi, ricavi.

Calcolare il margine di sicurezza consente quindi di valutare la loro resistenza agli imprevisti e alle fluttuazioni del mercato.

Maggiore è il margine di sicurezza, maggiore è la capacità dell’azienda di affrontare eventuali cali nelle vendite o variazioni nei costi. 

Monitorare regolarmente il margine di sicurezza può aiutare a prendere decisioni strategiche, come ad esempio investire in nuovi mercati o ridurre i costi per aumentare il margine di sicurezza.

Un’approfondita analisi dei costi CVR è fondamentale per tenere sotto controllo l’attività produttiva e proteggersi da eventuali fluttuazioni di mercato oppure per sapere a cosa si va incontro quando si decide di investire in nuovi mercati.

Abbiamo concluso questa guida sulla struttura dell’analisi dei costi CVR e sul perché è così importante per mantenere il controllo del business.

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