EBITDA è l’acronimo di Earnings before interest, taxes, depreciation, and amortization, e indica il profitto dell’impresa prima di onorare il pagamento di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti. È il “margine operativo lordo” tradotto in italiano.
Oggigiorno si sta utilizzando più il termine EBITDA semplicemente perché da più chiarezza su cosa viene escluso o incluso nel calcolo rispetto al MOL che molto spesso va a includere o escludere dati non di competenza creando confusione.
Comprendere la metrica degli utili che sta dietro all’EBITDA è fondamentale per un’azienda, che in questo modo può non tenere conto delle modalità con cui utilizzare un debito o la liquidità.
In fondo, il margine operativo lordo è un modo per valutare più velocemente il business di un’azienda, è fondamentale analizzare questo indice annualmente ma può avere una sua utilità anche nel calcolo mensile o di partizione di anno.
Inoltre, l’EBITDA comprende degli indicatori molto utili, che hanno la capacità di comparare la redditività operativa con il debito.
In questo articolo verranno affrontati nel dettaglio cos’è e a cosa serve l’EBITDA.
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Come calcolare l’EBITDA
Per comprendere meglio cos’è effettivamente l’EBITDA, è necessario calcolarlo.
Ci sono diversi modi per farlo:
EBITDA = Fatturato – Costo del venduto.
EBITDA = Utile + ammortamento + accantonamenti + svalutazioni + oneri finanziari – risultato ottenuto ai proventi finanziari e i ricavi.
EBITDA = Valore della produzione – costi esterni – costo del personale.
Sono modi diversi per arrivare allo stesso risultato.
A cosa serve l’EBITDA
L’EBITDA è una metrica del conto economico neutrale rispetto alla struttura del capitale, il che significa che non tiene conto dei diversi modi in cui un’azienda può utilizzare debito, capitale proprio, liquidità o altre fonti di capitale per finanziare le proprie operazioni.
Esclude anche le spese non monetarie come l’ammortamento, che può riflettere o meno la capacità di un’azienda di generare denaro da rimborsare poi come dividendi.
Sono inoltre escluse le imposte, che possono variare da un periodo all’altro e risentire di numerose condizioni che potrebbero non essere direttamente correlate ai risultati operativi di una società.
Nel complesso, l’EBITDA è uno strumento utile per identificare i risultati economici di un’azienda in modo da poter valutare più facilmente il business. Per essere chiari, tale metrica non sostituisce le altre, come l’utile netto.
Dopotutto, le voci escluse dall’EBITDA (interessi, tasse e spese non monetarie) sono ancora voci reali con implicazioni finanziarie che hanno quindi un valore doppio finanziario che economico.
L’EBITDA è spesso più utile per confrontare due attività simili o per cercare di determinare il potenziale del flusso di cassa di un’azienda.
A livello finanziario possiamo ricavare ulteriori indici importanti che sono:
EBITD = EBIDA + ammortamenti
EBIT = EBIDA + ammortamenti + deprezzamenti
EBT = EBIDA + ammortamenti + deprezzamenti + interessi
Quello che rimane tolte le tasse è l’utile detto anche in italiano MON ( margine operativo netto)
Approfondisci anche: EBIT, come si calcola l’Earnings Before Interests and Tax
Indicatori utili per valutare una società utilizzando l’EBITDA
Il margine operativo lordo può essere utilizzato per costruire indicatori molto utili, il cui scopo è di valutare una società.
Enterprise Value/EBITDA e Debt/EBITDA sono due indici particolarmente funzionali e offrono la possibilità di comparare la redditività operativa con il debito o con il valore dell’azienda nel suo complesso.
Lo scopo è di stabilire se una società riesce a ripagare i propri debiti oppure di generare valore nel tempo.
In conclusione l’EBITDA è l’indice economico più importante in quanto e l’indice che identifica la creazione di ricchezza dell’impresa.
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