Per fatti esterni di gestione si indicano tutte quelle attività che collegano l’impresa con l’ambiente esterno. I fatti esterni di gestione sono tre, e si dividono in:
- azioni di investimento;
- azioni di disinvestimento;
- azioni di finanziamento.
Attraverso questa gestione esterna si realizzano scambi con terzi, clienti e fornitori con lo scopo di reperire i fattori produttivi necessari per ottenere prodotti e servizi finali da immettere sul mercato.
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La gestione esterna
La gestione esterna consiste in un insieme di attività di tipo sia economico che finanziario. Queste, collegate tra di loro, vengono coordinate dagli organi aziendali il cui scopo finale è quello di raggiungere gli obiettivi preposti.
È a questo punto che le operazioni si dividono in fatti interni e fatti esterni.
Fatti esterni di gestione
Alcuni fatti esterni di gestione sono:
- l’acquisto di merci da un fornitore;
- la vendita di merci;
- l’acquisto di un nuovo impianto da utilizzare nel processo produttivo;
- la riscossione di un credito;
- l’estinzione di un debito;
- l’ottenimento di un prestito da un istituto di credito;
- il pagamento dei salari;
- gli stipendi dei propri dipendenti.
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Entrate e uscite finanziarie
I fatti esterni di gestione generano delle entrate e delle uscite finanziarie che possono essere suddivise in:
- entrate o uscite monetarie: sono movimenti in incremento o in riduzione delle disponibilità liquide come per la cassa, i conti correnti bancari e i conti postali;
- aumenti o diminuzione dei crediti e dei debiti.
Questi hanno un duplice aspetto: un aspetto originario che determina una cambiamento finanziario attivo o passiva, e un aspetto derivato che determina o una cambiamento finanziario di segno opposto al prima, o un cambiamento economico.