Executive coach: chi è e cosa fa

Ogni percorso volto al miglioramento personale e professionale deve essere svolto insieme a un coach e noi di Business Coaching Italia, grazie ai migliori coaching italiani, appoggiamo e seguiamo quotidianamente imprenditori che vogliono intraprendere questo percorso.

Proprio per questo, in questo articolo approfondiremo la figura dell’Executive Coach.

Esistono molti tipi di coaching ognuno diverso e con obiettivi precisi, e il percorso di coaching con un Executive coach nello specifico è quello che ti aiuterà a definire meglio gli obiettivi di crescita e anche a fare in modo di raggiungerli.

Chi sceglie di farsi affiancare da un Executive coach deve tenere sempre a mente che non c’è mai limite all’apprendimento, c’è sempre qualcosa di più da imparare e da migliorare.

In questo modo, il coaching costruisce un percorso di miglioramento continuo che permette di raggiungere anche risultati incredibili.

La figura dell’Executive coach non è ancora molto chiara e quindi abbiamo deciso di sfatare qualche mito e dissolvere qualche dubbio intorno a questa figura professionale e ad un percorso di Executive coaching.

Chi è l’Executive coach?

L’Executive coach è la figura che segue specificatamente chi deve possedere, sviluppare e migliorare determinate capacità relazionali e comportamentali per svolgere al meglio il proprio lavoro all’interno dell’azienda.

Di conseguenza, l’Executive coaching è un percorso dedicato solo alle persone che ricoprono all’interno dell’azienda, ruoli manageriali o decisionali (come imprenditori e dirigenti da cui dipendono collaboratori e dipendenti).

Non è raro che, durante il percorso di coaching, si verifichino incontri tra il dirigente (che sta seguendo il persorso di Executive coaching) e uno o più dipendenti in presenza dell’Executive coach.

In questo modo il coach può avere uno scambio continuo rivolto al miglioramento della persona che sta seguendo.

L’Executive coach, grazie a una serie di esercizi e di tecniche affinate in anni e anni di esperienza, riesce a tirare fuori le vere potenzialità della persona con cui sta facendo il percorso.

In questo modo, chi ricopre un ruolo dirigenziale e di responsabilità in azienda, potrà continuativamente migliorare se stesso, il proprio lavoro e l’ambiente di lavoro in cui tutti operano.

Ricorda che, l’Executive coach non è chi ti consegna una serie di soluzioni passepartout che vanno bene per chiunque, la figura dell’Executive coach è quello che ti assiste durante tutto il percorso offrendo consigli e spunti di riflessione sulla base delle situazioni reali che si affrontano durante il coaching.

Gli obiettivi dell’Executive coach

Gli obiettivi principali dell’Executive coach si possono riassumere in quattro punti:

  1. aumentare la consapevolezza di te stesso, solo conoscendoti di più potrai individuare i tuoi schemi mentali;
  2. individuare i pensieri limitanti che influenzano negativamente il tuo benessere;
  3. sbloccare il potenziale personale e, di riflesso, nell’ambito professionale;
  4. raggiungere gli obiettivi prefissati.

Come puoi notare, ognuno di questi punti è strettamente connesso al punto precedente e a quello successivo.

Questo perché solo andando a scavare nel profondo, aumentando la consapevolezza di te, potrai essere in grado di mettere in pratica quello che impari indipendentemente dalle condizioni esterne.

Facciamo un esempio pratico che ha toccato ogni dirigente, imprenditore o responsabile di reparto: la pandemia.

Innegabilmente la pandemia, con il suo lockdown forzato, ha sballato gli equilibri di lavoro e cambiato anche le dinamiche di lavoro.

I dirigenti si sono trovati davanti a una situazione sconosciuta, nessuno aveva un precedente a cui ispirarsi per risolvere problemi nuovi che non si erano mai presentati, quindi lo stress e la sofferenza si sono fatte sentire.

Ogni cambiamento porta con sé una certa dose di sofferenza, c’è che ne soffre di più e chi ne soffre di meno.

Con l’Executive coach si lavora anche per riuscire a gestire i cambiamenti senza sofferenza, senza stress, senza difficoltà.

Questo risultato si raggiunge grazie agli obiettivi elencati prima:

  • conoscenza di se;
  • individuazione dei pensieri limitanti;
  • sblocco del proprio potenziale.
Gli obiettivi dell’Executive coach

I benefici dell’Executive coach

Uno dei maggiori benefici di un percorso con un Executive coach è quello di rivolgersi a una persona qualificata esterna all’azienda.

In questo modo il punto di vista del coach è totalmente oggettivo e non sporcato da conoscenze personali che possano modificare anche solo per qualche momento il lavoro (anche se un coach professionista dovrebbe saper mettere da parte la soggettività).

Visto che l’Executive coaching è un percorso dedicato a chi ricopre ruoli dirigenziali e di responsabilità, il percorso porta benefici a catena in tutta l’azienda.

Si innesca un percorso di crescita non soltanto per il dirigente ma, di conseguenza, anche su tutti i suoi sottoposti e colleghi di pari livello.

Per il diretto interessato che viene seguito dall’Executive coach i benefici pratici sono principalmente:

  • migliore gestione dello stress;
  • aumento della capacità di adattarsi ai cambiamenti senza difficoltà;
  • miglioramento dell’autoefficacia e l’autostima;
  • rendere il dialogo con i colleghi e i dipendenti molto più costruttivo e proficuo (migliorare la propria comunicazione).

Prova a pensare quante cose, quanti problemi, quanti malumori si potrebbero risolvere in azienda grazie ai benefici che ti ho appena elencato dell’Executive coaching.

Leggi anche: Coaching motivazionale: chi è e cosa fa

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