Credere in sé stessi per essere più produttivi: strategie e azioni

Le frasi “credere in sé stessi” e “avere fiducia in sé stessi” vengono ormai svendute come se fossero una formula matematica. Ma cosa significano in concreto? 

La predisposizione al cambiamento è la prima attitudine da inglobare nel proprio carattere. Credere in sé stessi è un’opportunità da non farsi sfuggire, soprattutto quando una persona deve rimettersi in gioco correndo dei rischi pur di cambiare la propria condizione. 

Altra caratteristica fondamentale è la perseveranza. Per farla breve, motivazione, determinazione e concentrazione sui propri obiettivi comportano affidarsi alle proprie risorse, a cui va aggiunta la giusta pianificazione per raggiungerli. 

Inoltre, i passi falsi o le battute d’arresto che si verificano durante il percorso non devono scoraggiare o abbattere, ma devono essere un incipit a fare meglio e un’opportunità per crescere personalmente e professionalmente. 

Le persone che credono molto in sé stesse mostrano una spiccata resilienza, che è la capacità di reagire positivamente e in modo costruttivo alle avversità, rendendole in un certo senso “imparziali” di fronte agli eventi. 

Ma quali sono le strategie da adottare per credere maggiormente in sé stessi e le azioni da intraprendere? Vediamolo di seguito. 

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Strategie per credere in stessi

Partendo dal presupposto che il mondo attuale lascia poco spazio alle persone per credere in sé stesse, ci sono delle strategie da utilizzare in modo che la fiducia nei propri mezzi si manifesti all’occorrenza.

Ecco quali sono: 

  • provare una nuova prospettiva: la ricerca di maggiore fiducia in sé stessi parte dalle cose da migliorare e non particolarmente gradite e concentrarsi soltanto su di esse, dimenticando i propri punti di forza;
  • ritornare al presente: se il passato insegna e il futuro preoccupa, il presente a cosa serve? A migliorare la situazione attuale nell’ambito personale, familiare o lavorativo. Diverse persone non lo fanno, ma dovrebbero;
  • evitare ogni paragone con gli altri: indubbiamente, osservando chi vale meno aumenta la fiducia in sé stessi. Purtroppo, la maggior parte delle persone osserva chi sta meglio, spiando ciò che fa e come la fa. Questo paragone continuo non fa altro che complicare l’aspetto dell’autostima. L’avvento dei social ha ulteriormente amplificato questa tendenza, portando molte persone a osservare cosa fanno gli altri, dove vanno in vacanza, cosa hanno acquistato, dove vanno a mangiare, ecc. In realtà, nella maggior parte dei casi, ciò che si vede sui social è soltanto un’illusione a uso e consumo per chi osserva dall’esterno; 
  • circondarsi di persone giuste: non c’è cosa peggiore di avere amici che criticano continuamente ciò che si è e ciò che si fa, elargendo consigli a volte fuori luogo. Invece, gli amici migliori sono coloro che accettano positivamente il carattere di una persona e il suo modo di fare o pensare;
  • uscire dalla zona di comfort: l’autostima passa dall’accettazione dei propri limiti. Ciò che bisogna evitare è rimanere dentro la prigione chiamata “comfort zone”. Di fronte a una nuova situazione, il corpo umano manifesta ansia. Qui si palesa la capacità di sapere reagire o meno attraverso la fiducia in sé stessi. Chi ce l’ha, gestisce l’ansia e affronta il cambiamento, mentre chi non ce l’ha si rifugia nella sua zona di comfort per sfuggire a entrambi. 
credere in sé stessi per essere più produttivi sul lavoro

Azioni per essere più produttivi a lavoro

Concretamente, come credere in sé stessi per essere più produttivi a lavoro? Instaurando un intenso dialogo interiore, dove i pensieri fluiscono meglio soprattutto sé trascritti su un diario. 

Questa azione consente a bisogni e desideri di materializzarsi. Non solo: credenze e convinzioni, punti di forza e debolezza, capacità, competenze e limiti trovano sfogo attraverso le parole. 

Una volta isolati gli elementi tossici, ci si concentra su quelli che interessano veramente e particolarmente utili per promuovere crescita e sviluppo personale. 

Molto importante è la cura di sé stessi, aprirsi a nuove esperienze e smettere di andare alla ricerca della perfezione, accettando i propri limiti caratteriali e sfruttando esclusivamente le proprie possibilità e capacità. 

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