Quando si ha a che fare con la gestione economica di un’azienda, sono molti i punti da tenere in considerazione e nello specifico, quando si avvicina la fine dell’anno, diventa importante fare il bilancio aziendale.
Tale bilancio è sostanzialmente la composizione fra tutto l’attivo o il passivo di un’impresa, andando dunque a fornire un’informativa abbastanza certa della situazione finanziaria totale, che dimostra se c’è dell’utile o una perdita, sottolineando al contempo quali sono i costi e i ricavi a cui periodicamente bisogna far fronte.
I componenti del bilancio di esercizio sono tre, così divisi:
- lo stato patrimoniale;
- la nota integrativa;
- il conto economico.
Un’analisi ancora più precisa del conto economico – che si trova codificato all’interno del Codice Civile italiano all’interno degli articoli 2423 e 2425 – è data dal metodo dei costi per natura, il quale analizza modelli e punti molto più precisi di quelli naturalmente tenuti sotto controllo, dando una visione più globale e caratterizzata di tanti aspetti che possono tornare utili agli imprenditori.
Approfondisci:
Il metodo dei costi per natura
Il metodo dei costi per natura è vantaggioso perché oltre ai classici ricavi e costi sostenuti, visualizza anche tutte quelle che sono le immobilizzazioni per lavori eseguiti internamente e tutte le variazioni delle rimanenze, visualizzandole a parte all’interno del conto economico a differenza di quanto avviene con il metodo dei costi per destinazione, risultando dunque migliore per calcolare la redditività di un’azienda.
Graficamente, all’interno dell’elaborato, tutte le voci delle rimanenze vengono anteposte al segno matematico “+“ o quello “–“.
Per esemplificare, se l’importo delle rimanenze è superiore alla fine dell’esercizio viene marcato con il segno “+”, viceversa con il suo opposto. È facilmente intuibile che con il metodo dei costi per natura le variazioni vengono messe sia a livello dei costi che dei ricavi a seconda del segno, rendendole quindi più facilmente visualizzabili e analizzabili. In Italia, questo metodo è sostanzialmente utilizzato tradizionalmente, anche se risulta più elaborato da redigere anche per via del contenuto minimo che deve presentare – codificato legislativamente da parte dell’articolo 2425 del Codice Civile – in un listone davvero molto preciso.
Naturalmente, se da un lato i vantaggi di questo metodo sono innumerevoli e sostanzialmente comprensibili, dall’altro esistono alcuni svantaggi da non sottovalutare, che possono rendere il metodo dei costi per natura svantaggioso rispetto ad altri. Per questo motivo è fondamentale una valutazione a monte della capacità dell’ufficio incaricato di preparare l’elaborato senza errori e in velocità, per evitare di incappare in problematiche di ogni tipo che potrebbero dar fastidi tributari in futuro.
Vantaggi
Uno dei vantaggi del metodo dei costi per natura risiede nella facilità con cui gli addetti possono recuperare i dati, estraendoli direttamente dalla contabilità piuttosto che calcolarli a parte come naturalmente invece succede, con file e file di fogli Excel o programmi utilizzati solamente allo scopo.
Inoltre, in aggiunta a questo aspetto c’è sicuramente il fatto che ripartire in questo modo tutti i tipi di costi sostenuti dall’impresa fornisce bene una panoramica dettagliata delle spese sostenute, rendendo più facile per il dirigente capire dove deve limare le spese per ottimizzare i costi di gestione, aumentando al contempo il margine per il profitto guadagnato.
Infine, ma è una questione estremamente soggettiva e dipendente dall’attività dell’impresa, il metodo dei costi per natura permette di tenere conto nella traccia economica anche dei vari semilavorati, ovvero quelle produzioni che non sono definitive e pronte per la vendita ma che hanno già iniziato il ciclo lavorativo di rifinitura e trasformazione. Ne consegue che per le aziende che prevedono grosse linee di produzione i cui tempi si allungano e si dilatano nel corso del tempo, il metodo di calcolo dei costi per natura è l’unico in grado di rappresentare una situazione fattuale ed effettiva delle spese e degli introiti in un determinato arco di tempo, senza tenere conto delle vendite effettive per i prodotti o i servizi effettuati.
Svantaggi
Se l’ultimo dei punti di vantaggio è una grande comodità per le imprese dalla lunga catena produttività, che possono in questo modo avere una migliore visualizzazione dei costi nel corso del tempo, questo si traduce anche in un grosso svantaggio da un altro punto di vista. Nel caso in cui ci siano delle rimanenze alla chiusura del bilancio di esercizio, queste vengono considerate e contate all’interno del bilancio successivo. In questo modo c’è un leggero falsamento dei dati relativamente ai costi e ai ricavi.
Inoltre, il metodo dei costi per natura non è molto adatto a chi offre sul mercato prodotti diversi per tipologie e fasce, questo perché all’interno del bilancio vengono riportate le voci in maniera sostanzialmente indifferenziata, dando quindi una panoramica solamente sulla direzione generale e non le singole unità prodotte, non potendo dunque offrire stati sulla qualità e bontà dei singoli prodotti venduti.
Il metodo del calcolo dei costi per natura dunque si rivela molto agevole per le piccole medie imprese che hanno un volume d’affari ristretto e possono tenere conto delle spese generali.