Ansia da lavoro: riconoscerla e combatterla

L’ansia da lavoro è la paura di andare a lavoro per svolgere le proprie mansioni. Le persone che soffrono di questo stato emotivo spesso si sentono turbate al solo pensiero di dover affrontare lo stress sul posto di lavoro intimamente legato alle loro mansioni o ai loro colleghi. 

Un modo per ridurre questo stato d’ansia generale è quello di identificare sul posto di lavoro le fonti che causano questo intenso stress. L’ansia potrebbe essere legata ai rapporti lavorativi con i clienti o con alcuni colleghi. 

Secondo un recente sondaggio, più del 10% delle persone vive con un disturbo d’ansia diagnosticato, mentre circa il 40% ne sperimenta uno durante la loro vita quotidiana. 

È ovvio che, indipendentemente se sia o meno correlata al lavoro, l’ansia è un disturbo che può avere effetti negativi non solo sulla mente, ma anche sul fisico. Quindi, sul posto di lavoro va affrontata con la giusta risolutezza sia da parte dell’interessato che dalla stessa azienda. 

In tema ansia da lavoro, potrebbe essere utile la lettura di: Stress lavorativo, consigli per uscire dal Burnout

Riconoscere l’ansia da lavoro

Sentirsi stressati per colpa del lavoro è normale ed è una cosa che succede a tutti. Ma se questo stress, col tempo, diventa sempre più intenso, costante e opprimente, impedendo di fatto di vivere tranquillamente la propria vita, potrebbe essere la classica ansia da lavoro

L’ansia costante non solo ha un impatto enorme sulle prestazioni lavorative, ma può condizionare anche la vita sociale fuori dall’ambiente di lavoro. 

Le persone che si sentono ansiose sul lavoro potrebbero persino arrivare a prendere decisioni sulla loro carriera in base alla loro ansia. Una persona potrebbe rifiutare una promozione se questa comporta maggiori responsabilità, più gestione, parlare in pubblico oppure viaggiare spesso. 

È possibile riconoscere l’ansia da lavoro, se sono presenti i seguenti sintomi: 

  • amici o familiari evitati;
  • sensazione di vivere in uno stato di costante preoccupazione;
  • piangere per cose di poco conto;
  • sensazione generale di stanchezza, tensione o irritabilità;
  • sensazione di dover sempre essere perfetti;
  • difficoltà a dormire;
  • difficoltà di concentrazione o nel ricordare le cose;
  • poco interesse verso il lavoro;
  • mangiare troppo o troppo poco. 
ansia da lavoro come gestirla

Come combattere l’ansia da lavoro

Esistono diversi modi per combattere l’ansia da lavoro. Si può partire adottando sane abitudini di vita come:

  • come dormire a sufficienza;
  • mangiare sano;
  • fare esercizio fisico regolarmente;
  • bere pochissimi alcolici;
  • bere poca caffeina. 

L’organizzazione del lavoro è un altro modo per combattere l’ansia. Anche se la pulizia del computer e della scrivania potrebbero non sembrare prioritarie, questa abitudine alla lunga potrebbe invece fare miracoli. 

Un altro modo potrebbe essere l’onestà con sé stessi, ossia ammettere l’impossibilità di affrontare compiti, progetti e incarichi per mancanza di tempo. 

Importante è anche chiedere aiuto in caso di bisogno. Quando ci sono troppe cose da gestire, bisogna parlarne con i propri capi, che spesso non si rendono conto di questa debolezza. 

Ogni successo lavorativo poi va celebrato nel giusto modo, ringraziando le persone che hanno collaborato per la sua realizzazione. Ciò deve accadere prima di passare al prossimo compito o progetto. 

Bisogna essere anche bravi ad auto-educarsi, individuando i segnali di ansia da lavoro e cercare di capire in che modo gestirli. 

Se ci sono dei progetti importanti da portare avanti, iniziarli subito e stabilire delle mini scadenze. Potrebbe anche essere una buona idea quella di pensare agli eventuali problemi che potrebbero sorgere e cercare di prevenirli. 

Fondamentale è stabilire dei chiari confini tra il lavoro e la vita privata evitando soprattutto di portare il lavoro a casa. 

Un altro modo per combattere l’ansia da lavoro è di stare alla larga dai colleghi “tossici”. Quindi, non bisogna dare ascolto a pettegolezzi o negatività varie. 

Le pause poi sono necessarie, soprattutto quando ce n’è bisogno. Provare con alcune tecniche di respirazione profonda oppure fare una passeggiata per schiarirsi le idee.

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