Employee Life Cycle: Il ciclo di vita dei dipendenti

L’Employee Life Cycle può essere un elemento chiave per il successo di un’impresa. Per questo è importante che i responsabili delle risorse umane sviluppino un buon modello di ciclo di vita dei dipendenti che possa sia aiutarli a sviluppare il loro potenziale ma che aiuti a prevenire il rischio di un eccessivo ricambio di personale.

Qual è il ciclo di vita dei dipendenti?

Il modello Employee Life Cycle traccia tutte le fasi più rilevanti della vita lavorativa di un impiegato. Questo modello si sviluppa attraverso sei fasi che l’impiegato attraversa in ordine cronologico.

Quali sono le fasi del modello del ciclo di vita dei dipendenti?

Come abbiamo visto, il modello Employee Life Cycle si basa su sei fasi che sono attrazione, reclutamento, onboarding, ritenzione, sviluppo di carriera e separazione.

Vediamole nel dettaglio.

Attrazione

Il rapporto che lega il dipendente all’azienda per la quale lavora inizia già nel momento in cui il dipendente viene a conoscenza per la prima volta del tuo brand.

I responsabili delle risorse umane sono a conoscenza dell’importanza di creare un’efficace immagine aziendale che possa attrarre talenti. Infatti, i futuri impiegati decideranno di voler far parte della tua azienda non solo per il salario e le opportunità che offri, ma anche perché riescono a riconoscersi nell’immagine e nello scopo del tuo brand. E’ possibile che svolgano delle ricerche per scoprire le opinioni dei tuoi precedenti o attuali dipendenti e prestino attenzione alle tue posizioni in merito alle politiche in tema di uguaglianza e diversità, di maternità, straordinari e all’equilibrio che puoi assicurare tra vita lavorativa e vita privata.

Reclutamento

Segue la fase del reclutamento: presta molta attenzione al modo in cui conduci questa fase, anche nei confronti delle persone che non assumerai. Cura gli annunci di lavoro e pubblicizzali su molte piattaforme, cura il tuo sito web. Tutti questi fattori influenzeranno in maniera significativa la percezione che il potenziale dipendente ha del tuo brand. Cerca di attrarre talenti ricercandoli in ampi spettri di candidati, ma non dimenticare di valorizzare i dipendenti della tua azienda che ambiscono ad un miglioramento di carriera.

Investi del tempo nella creazione degli annunci di lavoro: un buon annuncio non contiene solo le caratteristiche che il dipendente deve avere, ma anche tutti i vantaggi che può offrire.

Onboarding

I primi giorni di lavoro di un nuovo dipendente sono il momento ideale per far sentire il nuovo arrivato a suo agio nell’azienda in modo che si senta subito pronto a partecipare attivamente all’organizzazione della vita lavorativa.

La fase dell’onboarding è dedicata proprio a permettere al nuovo assunto di diventare a tutti gli effetti parte del team attraverso la comunicazione chiara dell’identità e dei valori della tua impresa.

Utilizza da subito degli strumenti di valutazione: anche se le prime settimane ti sembrano poche per una valutazione del lavoro svolto, è bene mettere in chiaro da subito cosa ci si aspetta dal dipendente. Allinea in breve tempo l’obiettivo del dipendente con quello della tua azienda in modo da ottenere performance lavorative eccellenti.

Ritenzione

Questa è la fase cruciale nel ciclo di vita di un dipendente. Infatti, dopo un po’ di tempo trascorso in un’azienda, il dipendente può non sentirsi più stimolato né gratificato dal datore di lavoro. E’ questo il momento di fornire riconoscimenti e gratifiche per il buon lavoro svolto in modo che il dipendente abbia sempre chiaro gli obiettivi da seguire ed il datore di lavoro tenga conto dei successi che ha raggiunto l’impiegato.

Mantieni sempre alta la motivazione del dipendente prendendo in considerazione anche la possibilità di aumentare il suo stipendio.

Sviluppo di carriera

Se il dipendente è appagato puoi considerare di sviluppare una strategia professionale per permettere al tuo dipendente di esprimere tutte le sue potenzialità. Rafforza il legame tra dipendenti in modo da diffondere la cultura aziendale e fornisci loro la possibilità di entrare in contatto con un coach che possa dare risposta a tutte le loro domande.

Incentiva lo sviluppo delle conoscenze: stimola i tuoi dipendenti ad approfondire le loro conoscenze attraverso conferenze o seminari. Se ti è possibile finanzia dei corsi per i dipendenti più promettenti in modo che successivamente possano condividere le loro nuove conoscenze con il resto del team.

Investire nell’istruzione dei dipendenti è il modo migliore per dimostrare il tuo interesse nei loro confronti.

Separazione

 Può succedere che il dipendente decida di andare via per cercare delle opportunità di lavoro che non puoi offrirgli, possono andare in pensione o decidere di mettersi in proprio.

Approfitta di questo momento per ricevere dei feedback onesti che ti permettono di capire in cosa puoi migliorare nel rapporto con i dipendenti.

Non dimenticare di offrire supporto agli impiegati che rimangono nella tua azienda e se ne hai la possibilità, coinvolgili nel nuovo processo di reclutamento.

Non dimenticare che i dipendenti che hanno avuto una buona esperienza con la tua azienda ne possono diventare dei promotori: puoi coltivare la relazione con loro anche chiedendo consiglio su nuovi talenti da assumere.

Se il ricordo del rapporto lavorativo è piacevole possono raccomandare la tua azienda a tutti i conoscenti.

Leggi anche: Premio di risultato: vantaggi e limiti del premio di rendimento per i dipendenti

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