Un’azienda può affrontare la crescita adottando tante strategie, ma alla fine dei conti le modalità di sviluppo possono essere racchiuse in due tipi: crescita orizzontale e crescita verticale.
Crescita orizzontale
Si parla di crescita orizzontale quando l’ampliamento parte da una struttura gia esistente sulla quale si sviluppano processi e prodotti. In sintesi quando si sceglie di crescere orizzontalmente si vanno a creare anche altri prodotti ma questi vengono creati e lanciati sul mercato mantenendo lo stesso ciclo produttivo, le stesse modalità di lavorazione e gestiti con gli stessi strumenti e know-how gia presenti in azienda.
Quindi chi adotta una strategia di crescita orizzontale, integra e diversifica per rafforzare la leadership nella propria quota di mercato e che per ampliarla aggredendo nuovi settori. Si sceglie di crescere orizzontalmente di dimensioni per abbassare il rischio d’impresa durante la crescita. Il rischio è minore in quanto conoscenze e strumenti non sono cambiati o integrati con nuovo knoh-how da acquisire o tecnologie da utilizzare.
Crescita verticale
Si parla di crescita verticale quando l’azienda sceglie di affrontare lo sviluppo integrando nella filiera produttiva ulteriori passaggi intermedi andando a cambiare così la struttura organizzativa esistente. Quindi più che di crescita verticale bisognerebbe parlare di integrazione perchè si integra in fase di output o input know-how, tecnologie o risorse umane.
Un esempio di integrazione verticale potrebbe essere quando un’impresa decide di crescere acquisendo o facendo fusioni di altre società che si occupano di step precedenti o successivi nello stesso mercato. Ad esempio una fabbrica che fino a quel momento ha delegato la distribuzione dei propri prodotti, sceglie di acquisire la società distributrice.