Come riprendere un collega

Se sbagliare è umano allora dobbiamo riconoscere che l’errore può capitare a tutti anche sul posto di lavoro.

Inoltre, divisi tra i molteplici compiti giornalieri può succedere che non siamo noi ad accorgerci, in prima battuta, dell’errore commesso ma che sia un nostro collega a notare lo sbaglio.

Nella situazione in cui siamo noi ad individuare l’errore di un nostro collaboratore è bene osservare alcuni semplici comportamenti per comunicare lo sbaglio senza lenire la sensibilità di nessuno, in modo da mantenere un clima di distensione e fiducia in ufficio.

Di seguito vedremo 5 modi per riprendere un collega che non ci fanno risultare arroganti ai suoi occhi e permettono a chi ha sbagliato di capire effettivamente dove sta l’errore, senza sentirsi mortificato.

Dosa le parole

Per riprendere un collega senza mortificarlo la prima strategia da attuare è quella di dosare le parole.

Quando ci accorgiamo dell’errore di un nostro collaboratore per prima cosa pensiamo bene alle parole da utilizzare per comunicargli che ha sbagliato, senza però offendere la sua sensibilità. Ricordiamoci sempre che potrebbe capitare anche a noi di commettere un errore!

Evitiamo, dunque, parole perentorie o frasi che possano mortificare la persona che abbiamo difronte; non lasciamoci prendere dall’impulso e ponderiamo bene il modo per trovare le parole giuste da utilizzare.

No alle frasi di circostanza

No, no e ancora no alle frasi di circostanza quando si riprende un collega!

Quando ci troviamo nella situazione di dover riprendere un nostro collega evitiamo categoricamente frasi del tipo:

  • non ti offendere;
  • non prenderla sul personale;
  • non vorrei dirtelo ma

questi intercalari non fanno altro che farci apparire superbi e falsi. Chi ci ascolta potrebbe prenderla a male. Piuttosto, è bene andare dritti al punto e cercare una soluzione condivisa per rimediare allo sbaglio commesso.

Niente toni inquisitori

Una raccomandazione fondamentale quando siamo noi a riprendere un nostro collega che ha sbagliato è di non avere mai un tono inquisitorio!

Perché non si tratta di accusare nessuno, quello che dobbiamo fare è semplicemente far capire al nostro collega cosa ha sbagliato e come possiamo, insieme, riparare l’errore.

Non dobbiamo dare la colpa a qualcuno e neppure puntare il dito per cui sono da evitare categoricamente frasi del tipo “se siamo in questa situazione è colpa tua…”

Concentrati sui fatti

Concentrarsi sui fatti significa che quando dobbiamo riprendere un collega in errore, indipendentemente dal collega, dobbiamo dare peso solo allo sbaglio commesso e porre rimedio.

Non deve importare chi ha commesso lo sbaglio, dobbiamo focalizzare le nostre energie nel trovare una soluzione plausibile al dato errore.

Non è importante neppure quello che noi pensiamo del nostro collega, se ad esempio al suo posto noi saremmo stati in grado di evitare l’errore. Questo è irrilevante e dirlo potrebbe solo generare uno stato di inutile tensione.

Si può sempre rimediare!

Quando dobbiamo riprendere un collega che ha commesso un errore a lavoro dobbiamo tener presente sempre un assioma valido per tutti e in ogni circostanza: si può sempre rimediare all’errore commesso!

Sappiamo tutti che sbagliare è umano, voler rimediare è sinonimo di aver compreso l’errore. Dare la possibilità di riparare allo sbaglio commesso è sintomo di intelligenza e maturità intellettiva.

Diamo sempre la possibilità a chi commette accidentalmente uno sbaglio di poter imparare da quell’esperienza e di rimettere le cose a posto, offrendo magari anche il nostro supporto senza infierire.

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